Tommaso Claudi: “È nostro dovere assistere queste persone”

Ieri una serie di attentati ha sconvolto Kabul causando numerose vittime tra civili e forze militari. Tra le vittime di civili, anche bambini afghani.

La guerra reca con sé vittime e dolore. Sgomento, per chi guarda impotente immagini e video a chilometri di distanza. C’è chi si documenta sulla storia, chi si adopera in qualche modo con donazioni, per esempio, chi spende parole e chi fa, come il nostro console Tommaso Claudi.

Non vogliamo raccontarvi la guerra, oggi. Vogliamo piuttosto rilasciarvi le parole che Tommaso Claudi ha pronunciato in un messaggio video andato in onda ieri sera al programma In Onda su La7 in merito a quella foto che ha fatto il giro del mondo, lo scatto che lo ritrae mentre solleva un bambino dalla folla e lo mette in salvo.

Non possiamo immaginare il dolore e lo strazio che il popolo afghano sta vivendo in questo momento. O cosa voglia dire perdere tutto nel vano tentativo di mettere in salvo la vita. Non possiamo immaginare cosa voglia dire guardare negli occhi un popolo tradito e lasciarlo indietro, consapevoli che non tutti potranno essere salvati.

Ecco perché vi lasciamo alle parole di Tommaso. Ogni altro commento sarebbe superfluo.

Poiché soltanto chi la guerra e il dolore li vive, fissando negli occhi un bambino che piange, può meglio rappresentare lo stato d’animo umano. Nel video appare visibilmente stanco e commosso mentre dice:

Ho visto che una mia foto ha avuto larga circolazione. Credo che ciò sia dovuto al fatto che esemplifica una circostanza, cioè che tutti quanti noi uomini delle istituzioni qua sul terreno assolviamo il nostro dovere. E in questo momento il nostro dovere è di assistere queste persone e di far fronte a una situazione così drammatica, scene così drammatiche che non possono che colpire anche individualmente…

Apprendiamo dal profilo di Giovanna Zucconi che Tommaso Claudi si sta preparando a rientrare in Italia.

A lui va ancora una volta il nostro sentito grazie.