
Ambientato in uno dei periodi più neri della storia del nostro Paese, l’ultimo romanzo di Aldo Simeone, mette in luce la storia di uomini che, durante il periodo fascista, furono confinati per la loro accertata o presunta omosessualità.
L’isola dei femminielli di Aldo Simeone e pubblicato da Fazi Editore narra le vicende di di un gruppo di uomini omosessuali, chiamati “femminielli”, confinati sull’isola di San Domino, nell’arcipelago delle isole Tremiti, durante il regime fascista. La trama segue Aldo, un giovane fiorentino, che arriva sull’isola nel settembre 1939. Qui, i femminielli vivono in condizioni difficili, condividendo baracche fatiscenti e subendo il disprezzo degli abitanti dell’isola. Nonostante le difficoltà, i confinati riescono a formare una comunità solidale e libera, trovando conforto l’uno nell’altro. Aldo lega e conosce molti ragazzi, come la Fisichella, che ha qualche relazione nascosta con i questurini, la Leonessa che soffre di attacchi epilettici e ha diversi segni sul corpo o la Picciridda che veste da donna ma è poco più di un adolescente. Gran parte di questi arriva dalla Sicilia e sono le vittime dell’intolleranza e del pregiudizio.
Un destino segnato per tutti.
Aldo, come tutti gli altri uomini che sono sull’isola hanno la possibilità di comprendere quale sia stato il destino scelto per loro dal regime fascista. I pederasti, uno degli appellativi dati agli omosessuali, devono essere allontanati, esiliati per non “contagiare” quel modello di società maschile e familista che il fascismo vuole far emergere. Le pene sono dure e per questi uomini significano anni di confino mentre in Europa si sta aprendo il sipario sulla Seconda Guerra Mondiale. Ma con l’ingresso in guerra dell’Italia, il 10 giugno 1940, per loro si apre anche la via del fronte. Ritenuti esseri indegni della società, verranno spediti a combattere e il destino di ognuno di loro troverà compimento.
Un romanzo ibrido.
“L’isola dei femminielli” esplora temi di discriminazione, resistenza e libertà, mostrando come, anche in circostanze estremamente difficili, le persone possano trovare forza e solidarietà. Il romanzo offre, inoltre, una riflessione profonda sulla storia italiana e sulle esperienze di coloro che sono stati emarginati e discriminati. Gli omosessuali confinati a San Domino ci sono davvero stati ma è un tema di cui si sa molto poco. Aldo Simeone crea una storia che si muove all’interno di un romanzo storico ma, al tempo stesso, possiede e mostra un sapore verista. Il linguaggio, rispecchia la realtà e il punto di vista è quello dei personaggi. L’autore è esterno e nascosto, non si percepisce ma tesse la trama.
Tra bellezza e storia.
San Domino, lo scenario dove si svolge la vita di questi poveri confinati, viene descritta in modo delicato e autentico. La bellezza dell’isola si scontra con la brutta realtà di coloro che sono lì perchè definiti arrusi, o pederasti, cioè omosessuali. L’isola mostra la sua bellezza e l’autore descrive in modo raffinato ma mai troppo elaborato, tutto ciò che ruota intorno ai protagonisti. Con una scrittura vera, semplice ma perfettamente costruita, Simeone permette alla mente del lettore di immaginare quei luoghi, di immergersi nelle sue acque limpide e godere della luce del sole. La storia è anche un pezzo della nostra, della memoria collettiva che unisce noi italiani quando rievochiamo o studiamo ciò che successe durante il secondo conflitto mondiale. Possiamo comprendere, dunque, quanto fu difficile vivere sotto una dittatura e quanto la discriminazione sessuale non abbia fatto grandi passi da gigante, se non nelle situazioni quanto nel modo di pensare. Questo romanzo è intenso e lascia molte riflessioni e domande su un periodo di cui, molto probabilmente, non conosciamo ancora tutto.
Link per l’acquisto: Isola Femminielli
Intervista Instagram all’autore: Aldo Simeone
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