
Flower-ed è una casa editrice indipendente, fondata a Roma nel 2012 da Michela Alessandroni. Siamo andate a trovarla nella sua sede romana e l’abbiamo intervistata.
Flower-ed è una casa editrice con un’identità ben riconoscibile, anche a livello grafico, e una linea editoriale specifica, incentrata sulle opere della letteratura inglese in traduzione italiana e sulla saggistica collegata: le biografie delle scrittrici, la critica letteraria, i saggi sulla storia inglese. Tra le scrittrici e gli scrittori oggetto di approfondimento compaiono Jane Austen e Louisa May Alcott, Jean Webster e Edith Wharton, George MacDonald e Jack London e molti altri ancora.
Ogni volume, frutto di un lavoro appassionato, è un tesoro senza tempo, da leggere, collezionare e tenere nella propria libreria idealmente per sempre. Il fiore, nome e simbolo della casa editrice, rappresenta qualcosa di bello, prezioso e mistico che ha la forza di rinnovarsi continuamente, che sboccia e rinasce a ogni nuova pagina scritta o letta.

A fondare questa casa editrice è una giovane donna, intraprendente, coraggiosa che sa il fatto suo e che ha creato con le sue idee e i suoi studi una vera e propria fucina di bellezza letteraria. Lei si chiama Michela Alessandroni è laureata in Lettere alla Sapienza di Roma e ha conseguito un Master in Storia e storiografia multimediale a RomaTre. Nel 2012 fonda la casa editrice flower-ed, specializzata in storia e letteratura inglese. Michela ha al suo attivo numerose pubblicazioni, tra cui i saggi Le streghe della foresta di Pendle e Anne Hathaway. Vita e misteri della moglie di Shakespeare. Ha tradotto in italiano le opere Phantastes, Lilith e La chiave d’oro di George MacDonald e Fiabe floreali di Louisa May Alcott.
Come nasce la tua casa editrice Flower-ed e come mai hai scelto questo nome?
Quando ero studentessa di Lettere, immaginavo un’editoria che potesse trasmettere le materie storiche e letterarie servendosi della tecnologia. All’epoca – seconda metà degli anni ’90 – non vi era nulla di simile: internet per uso personale e commerciale era agli albori, gli ebook come li intendiamo oggi non esistevano. Mentre poi mi costruivo una sorta di carriera nel mondo editoriale, vidi che la direzione in cui stavamo andando era proprio quella che avevo immaginato e quando i tempi furono maturi fondai flower-ed. Desideravo una casa editrice a cui dare la mia personale impronta, un luogo in cui potermi riconoscere davvero e in cui i lettori potessero sentirsi piacevolmente accolti, circondati da libri di valore. Scelsi quindi il fiore come nome e simbolo ideale della casa editrice, perché per me rappresenta qualcosa di bello, prezioso e mistico che ha la forza di rifiorire a ogni nuova pagina scritta o letta.
Ogni volume è estremamente curato, dalla scelta del testo (e della traduzione) alla veste grafica. Parlaci del lavoro “di bottega” che c’è dietro a volumi così raffinati e preziosi e raccontaci come scegli i testi da pubblicare.
Il catalogo è composto da diverse collane, due delle quali rappresentano oggi il cuore pulsante dell’attività: Five Yards e Windy Moors. Five Yards ospita i classici della letteratura tradotti dall’inglese all’italiano. Ogni volume nasce da una ricerca letteraria grazie alla quale, oltre alla traduzione dell’opera, offriamo approfondimenti di vario tipo. Windy Moors è dedicata ai saggi storici, alle biografie delle scrittrici, alla critica letteraria… Prende il nome da un verso della bellissima canzone Wuthering Heights di Kate Bush, come omaggio a Emily Brontë e al suo romanzo immortale, Cime tempestose. In entrambi i casi i titoli da pubblicare vengono scelti in un’ottica armonica, in modo tale che ogni titolo possa connettersi e dialogare con gli altri, come se i diversi volumi formassero un unico grande libro.

Qual è stata la tua più grande soddisfazione da quando hai aperto la Flower-ed?
Tutto l’impegno e tutta la cura messi nella realizzazione dei nostri libri hanno portato alla creazione spontanea di una “community letteraria” – mi piace chiamarla così – che travalica i confini delle collaborazioni più strette per estendersi a un mondo più ampio di lettrici e lettori. Questa è la soddisfazione più grande, il riconoscimento che più di ogni altro mi dà energia e speranza, perché i libri vengono pensati per tutti loro.
Perché hai deciso di pubblicare classici? C’è una motivazione precisa che ti ha spinto a scegliere di ripubblicare o di pubblicare per la prima volta in italiano alcune autrici del passato?
A mio parere, le case editrici piccole (per numero di titoli pubblicati, non certo per visione o cura dei volumi) devono possedere un’identità forte e ben riconoscibile. Amo da sempre i classici della letteratura e la scelta di improntare la linea editoriale di flower-ed su questo amore è stata naturale. Le motivazioni dietro alla pubblicazione di un autore ottocentesco o di un’opera del passato possono essere diverse: la bellezza della scrittura, la volontà di colmare delle lacune, voler offrire delle traduzioni annotate…
Come vedi e come ti rapporti con il mondo dell’editoria di oggi e che cosa ne pensi dell’editoria digitale?
Il mondo editoriale italiano è di grande ricchezza e varietà. Ci sono tante case editrici, anche piccole, che ammiro per la bellezza del loro progetto. Flower-ed è nata nel 2012, quindi possiamo dire che sia stata tra le prime case editrici digitali italiane. Questo non è però sinonimo di ebook (anche se per un certo periodo ne è stato il tratto distintivo). Per me editoria digitale significa sviluppare l’intero progetto editoriale attraverso le nuove tecnologie: oggi è una visione abbastanza diffusa, ma all’epoca non era affatto comune. Attualmente ci sono altre sfide interessanti da affrontare: basti pensare alla comparsa dell’intelligenza artificiale, che sta già cambiando molte cose.
I tuoi progetti futuri?
Voglio continuare a lavorare per riscoprire le opere del passato e pubblicare storie e vite non ancora raccontate. Per concludere ti svelo un segreto: un mio sogno nel cassetto è quello di affiancare alla pubblicazione dei libri un progetto formativo: una scuola di editoria e scrittura online. Un saluto affettuoso alle lettrici di “Pink”!
Sitografia:
https://www.flower-ed.it/blog/michela-alessandroni/
https://www.flower-ed.it/
https://www.facebook.com/floweredpage
https://www.instagram.com/casa_editrice_flowered/
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