Gloria Steinem è una delle attiviste femministe più influenti della storia americana moderna. È riconosciuta in tutto il mondo come una voce potente sui temi dell’uguaglianza. In Italia viene ripubblicato Autostima – La rivoluzione parte da te, da una casa editrice femminista, altrettanto rivoluzionaria, VandA.edizioni.
L’atteso ritorno di un classico bestseller con oltre un milione di copie vendute nel mondo e tradotto in 46 paesi. Un classico che Naomi Wolf ha definito: “Il libro che potrebbe portare la razza umana a salvarsi”.
Gloria Marie Steinem è una giornalista femminista, leader e portavoce del movimento femminista americano nato alla fine degli anni Sessanta.
Il saggio di Gloria Steinem Autostima – La rivoluzione parte da te (VandA.edizioni) è diretto a tutti, sia donne che uomini. Ed è illuminante, in quanto svela quanto il sistema sociale patriarcale in cui viviamo sia causa dell’erosione della stima di sé. Non si tratta di un libro motivazionale, non è un saggio su come affrontare le difficoltà della vita con il sorriso. No, è un mondo che si apre svelando la realtà, la forza delle donne e la potenza delle parole.
Il patriarcato ha imposto regole che hanno relegato nei secoli la donna non solo a un ruolo marginale, quanto piuttosto a una lenta estromissione dal proprio corpo, dalla consapevolezza di sé. Essere femministi (e includiamo anche gli uomini) è un dovere sociale. Partite dal microcosmo per allargare poi i vostri orizzonti. Un esempio fra tutti: le mestruazioni. Per lavorare “come un uomo” anche durante il ciclo, le donne sono costrette a prendere farmaci e a comportarsi senza ascoltare il proprio corpo, che chiede in realtà solo poche ore di pausa, come per dormire. Il mondo non può mica fermarsi per le tue mestruazioni, dicono. Certo, non può ma noi donne dovremmo. Perché non ascoltare la nostra natura significa sottostare a regole imposte da chi il ciclo non lo ha. Esagerazione? No, pensateci.
“La verità è che, se gli uomini potessero avere le mestruazioni, le giustificazioni del potere continuerebbero all’infinito”, Gloria Steinem.
In una prosa lucida, coraggiosa e nello stesso tempo ironica e tenera, Gloria Steinem analizza la struttura educativa e sociale sulla quale veniamo formati (modelli educativi, materie scolastiche, libertà di movimento, percezione del corpo, spiritualità, concezione della natura, relazioni) sulla base di ricerche, studi scientifici, letture di settore, così come di storie di vita vissuta, esperienze dirette proprie e di amici e conoscenti. È importante dimenticare l’educazione avuta se questa ci porta al rifiuto di noi stessi. Bisogna piuttosto rendersi conto che equilibrio e rispetto di sé (e quindi degli altri) derivano dalla pace e dall’accordo con il nostro essere fisico e spirituale.
Allora criticare il sistema non basta, occorre una presa di coscienza del sé.
La rivoluzione esteriore è strettamente connessa a quella interiore: ritrovare o acquisire la propria forza interiore è l’unica strada percorribile. Alla fine di questo lungo tunnel da affrontare con tutte le forze, c’è la libertà: un obiettivo per cui vale sempre la pena combattere.
“La stima di sé non è tutto, ma senza non c’è niente”
Gloria Steinem è una storica femminista attivista americana.
Portavoce e leader del femminismo radicale della seconda ondata (anni Sessanta e Settanta). Giornalista al New York Magazine, è cofondatrice della celebre rivista femminista Ms., Gloria Steinem è anche autrice di numerosi saggi e best-seller.
Gloria era un’editorialista per il New York Magazine quando nel 1969, ha pubblicato un articolo, “After Black Power, Women’s Liberation“,che l’ha portata alla fama nazionale come leader femminista. Nel 1971, partecipava alla fondazione del National Women’s Political Caucus che forniva formazione e sostegno alle donne in politica. E alla fondazione della Women’s Action Alliance che, fino al 1997, ha supportato una rete di attiviste femministe, lavorando per promuovere cause e leggi in favore delle donne. Nel 2005, insieme a Jane Fonda e a Robin Morgan fonda il Women’s Media Center, un’organizzazione che “lavora per dare visibilità alla e donne nei media”.
Nel 1963, infiltratasi nel New York Playboy Club Gloria ha scritto una denuncia feroce sull’esperienza.
Ma il mondo del giornalismo e i critici hanno usato quell’inchiesta come mezzo per deriderla e denigrarla: “Ancora oggi, alla mia età, specialmente quando c’è bisogno di siminuirmi, mi sento dire: “Oh be’, era solo una coniglietta di Playboy”.
Alcune di queste persone pronte alla critica sembra che abbiano dimenticato o per lo meno non si siano rese conto che in realtà Steinem non stava lavorando come coniglietta di Playboy, ma faceva il suo lavoro di giornalista sotto copertura, per denunciare un sistema di reclutamento bacato e condizioni di lavoro assurde.
E il pezzo che ne è uscito – “A Bunny’s Tale” per Show Magazine – ha fatto davvero la differenza per quelle donne, migliorando la loro condizione lavorativa.
La casa editrice.
VandA ePublishing è una casa editrice indipendente, fondata a Milano l’8 marzo 2013 da tre professioniste dell’editoria: Vicki Satlow, agente letterario, Angela Di Luciano, editor, Silvia Brena, giornalista e scrittrice. Nel corso degli anni si sono aggiunte tre socie sostenitrici: nel 2014 Chiara Giunta, scrittrice, nel 2015 Genevieve Vaughan, filosofa del femminismo, e nel 2021 Ilaria Baldini, operatrice e formatrice antiviolenza. Tra i suoi slogan: Perché il mondo ha sempre più bisogno della sapienza femminile. E noi non potremmo essere più d’accordo!
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