
In un viaggio “storico” che ripercorre il nostro Paese da Nord a Sud, Maghe e streghe d’Italia di Pierluigi Serra è un libro che racconta la storia di donne, alcune note, altre memo, che hanno affrontato il Tribunale dell’Inquisizione.
Maghe e streghe d’Italia. Tra le pagine di un libro affascinante, Pierluigi Serra ripercorre la storia di alcune donne misteriose e dedite ad arti osteggiate dalla Chiesa. Pubblicato da Newton Compton, questo testo mette in luce il potere nero e il male rappresentato dal Tribunale dell’Inquisizione che, nel corso di secoli, ha lasciato dietro di sé una scia di sangue infinita. Migliaia sono state le sue vittime e, in particolare, la maggior parte sono state donne.
Il male della Chiesa.
Tutti, bene o male, abbiamo sentito parlare dell’Inquisizione: un’istituzione secolare tramite la quale la Chiesa ha perseguitato migliaia di persone che venivano accusate di essere contrarie all’ortodossia cristiana. I libri di storia dedicano molte pagine a una delle pagine più nere per la Chiesa cristiana. Il Tribunale dell’Inquisizione fu un’istituzione nata con il preciso scopo di debellare tutto ciò che si poteva definire eretico. Per questo motivo, migliaia di persone furono torturate barbaramente, altre mandate al rogo, il quale era visto come una forma di purificazione dal male. La maggior parte delle condanne nascevano da confessioni estorte con la tortura; la gente confessava pur di non soffrire più, consapevoli di ciò che avrebbero subito in seguito. L’inquisizione fu un qualcosa che diffuse la paura e fece proliferare i delatori. Anche un solo sospetto e la vita di una persona era segnata. Oltre a molti uomini, come Giordano Bruno o Galileo Galilei, tanto per citare due nomi celebri, l’Inquisizione si incaricò di perseguitare soprattutto le donne.

La caccia alle streghe.
Furono le donne le vittime predilette dal Tribunale dell’Inquisizione: maghe, streghe, fattucchiere, veggenti e guaritrici. Tutto ciò che non rispondeva alla dottrina cristiana veniva bollato come eresia e questo significava solo una cosa: la morte. In queste pagine si narrano le vicende di donne che hanno pagato con la vita la loro particolarità. La caccia alle streghe non ha avuto pietà per nessuna e ha portato alla morte di moltissime donne.
Piccole biografie.
Il libro è articolato in piccole biografie che rendono piacevole la lettura . La vita delle donne protagoniste narrate da Pierluigi Serra sono fra loro molto diverse e toccano varie classi sociali. Una fra queste è la storia di donna Olimpia Maidalchini, donna potente romana imparentata con la famiglia Pamphilj di Roma. Le sue trame per il potere e le sue azioni oscure suscitano ancora molta curiosità. Nella Roma del Seicento, la sua sete di potere ha lasciato molte vittime lungo la sua strada. Il suo caso è particolare, poichè riuscì a non farsi intrappolare nelle grinfie dell’Inquisizione ma pagò con la dannazione eterna. Sono tanti i profili che Pierluigi Serra delinea lungo le pagine di questo volume, una sorta di enciclopedia del folclore legato alle arti magiche.
Una libro dal taglio etno-antropologico.
Maghe e streghe affascinano ancora oggi. Riportano a epoche senza tempo dove la realtà si unisce al soprannaturale. La storia di queste donne fa parte della nostra cultura e mostra anche un modo di vivere molto lontano dal nostro. Ciò che affascina e spaventa al tempo stesso è la pratica di quella arti che la Chiesa avversava fino a dichiarare a morte chi le praticava. La paura del diverso e una concezione del bene e del male intesa in senso assoluto hanno scritto pagine sanguinose della storia italiana ed europea lasciando un alone di mistero sull’arte delle pratiche definite oscure e sul Tribunale dell’Inquisizione. Un libro da leggere per comprendere meglio una parte della nostra storia che resta macchiata del sangue di molte vittime, a volte anche innocenti.
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