I giochi da fare in famiglia tra Natale e Capodanno fanno parte di una tradizione da alcuni odiata da altri amata. Vediamone alcuni insieme, compresa la famigerata Tombola.

Al primo posto fra i giochi più gettonati c’è, appunto, l’odiata/amata Tombola. C’è chi ci ha già giocato almeno una volta e chi mente! Tra le preferite, quella con i numeri legati alla Smorfia Napoletana (clicca qui per l’edizione più completa: La Smorfia), tra superstizione e leggende.

Segue a stretto giro, il Mercante in Fiera. Uno dei giochi più antichi, dopo la Tombola. Pare che risalga alla fine del Settecento. Può partecipare un numero qualsiasi di giocatori: anzi, riesce tanto più divertente e animato quanto il numero di partecipanti è maggiore.

Trentuno. Il gioco con le carte napoletane o piacentine. Tre carte fanno appunto trentuno fante, cavallo e re valgono dieci; l’asso undici. Se si possiede il trentuno alla prima “mano” la fortuna vi assiste. Si tratta di un gioco dove la bravura sta soprattutto nel mascherare le emozioni, come nel poker.

Sempre con le carte piacentine c’è il Sette e Mezzo. Per giocare basta sapere che le carte da uno a sette valgono quanto il loro valore numerico, mentre le figure valgono la metà. Potrebbe sembrare facile, ma non lo è affatto.

Ramino. Si gioca con le carte da poker e si cerca di fare ramino, ovvero sette carte tutte dello stesso colore, jolly escluso. Ci sono anche altre figure che contano per la chiusura: tris, scala reale e colore. Vince chi resta sotto lo zero, perde chi “sballa” i centodieci punti.

E, infine, il più amato di tutti: Trivial Pursuit è un gioco da tavolo di origine canadese, prodotto dalla Hasbro e dalla Horn Abbot, in cui i giocatori misurano la propria abilità nel rispondere a domande di cultura generale.

Non vi resta che giocare e buona fortuna!

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