Amatissimo dal pubblico teatrale e televisivo, osannato dalla critica, Vincenzo Bocciarelli ha mosso i suoi primi passi nel mondo del teatro internazionale al Piccolo Teatro d’Europa di Milano, diretto da Giorgio Strehler, dove inizia gli studi di Discipline Artistiche con Marcel Marceau, Carolyn Carlson, Micha van Hoecke, Klaus Maria Brandauer, Teodoros Terzopoulos, Ferruccio Soleri, Andrea Jonasson, Enrico D’Amato e dove consegue il diploma sotto la guida di Giorgio Strehler. Bocciarelli è un attore poliedrico, dal gradissimo talento e animato da una straordinaria sensibilità.

Vincenzo Bocciarelli, classe ’74 è figlio di genitori cremonesi, giramondo che, mossi dall’amore per il verde delle colline e campagne in Toscana, decisero di trasferirsi nella bellissima Siena. Fin da piccolo, ha mosso i suoi passi a contatto con l’arte e la natura, sviluppando il suo amore per la pittura e frequentando l’Istituto d’arte “Duccio di Buoninsegna” dove si è diplomato con il massimo dei voti.

A soli quindici anni debutta al Piccolo teatro senese di Palazzo Sergardi, interpretando il ruolo di Fulgenzio nella pièce Gli innamorati di Goldoni. Entusiasmato da questa esperienza partecipa alle audizioni per entrare nella prestigiosa scuola di teatro del Piccolo teatro d’Europa a Milano diretta da Giorgio Strehler, per cominciare a lavorare con il grande maestro nel Faust Festival accanto a grandi nomi del teatro come Tino Carraro, Franco Graziosi, Giulia Lazzarini, Andrea Jhonasson. Diplomatosi nel 1993 alla Scuola del Piccolo teatro d’Europa con il massimo dei voti, ha vinto nello stesso anno il Premio alla Vocazione a Montegrotto Terme, premiato dal grande Vittorio Gassman per essere subito ingaggiato dalla compagnia Glauco Mauri nella pièce Tutto per Bene di Luigi Pirandello nel ruolo del marchese Giorgio Lanza, poi, nella stagione successiva nei Quaderni di Conversazione di Ludwig Van Bethoveen come co-protagonista nei panni del nipote Karl, sempre accanto a Glauco Mauri.
Questo spettacolo segna l’inizio della carriera teatrale di Vincenzo Bocciarelli nei più importanti teatri d’Italia, dove riscuote un grande successo di pubblico e di critica.

Dopo il grande debutto nel 1998 al teatro Greco di Siracusa come il figlio Polidoro di una straordinaria Valeria Moriconi in Ecuba, per la regia di Lorenzo Salveti, nel 1999 Mauri gli assegna il ruolo del figlio buono Edgar nel Re Lear di Shakespeare e proprio durante una delle recite al teatro Eliseo di Roma viene scoperto dal talent-scout Giuseppe Perrone, che lo catapulta bel mondo della fiction e del cinema facendolo conoscere al grande pubblico attraverso fiction di successo come Incantesimo, Il bello delle donne, Orgoglio, Cinecittà, Don Matteo, Un caso di Coscenza, Pompei, L’inchiesta (dove interpreta uno strepitoso Caligo, ruolo sofferto ma necessario, ci dice), e tante altre.

Inizia anche la carriera cinematografica con il grande Florestano Vancini che lo sceglie per interpretare il cardinale Ippolito D’Este in E ridendo l’uccise. Nel 2010 arrivano le pellicole internazionali di Bollywood : viene scelto come primo e unico attore europeo protagonista di un film prodotto e realizzato in India dal titolo Nirakazcha ovvero La strada dei colori nella versione italiana uscita sulle reti RAI.

Sempre per la tv pubblica italiana riscuote un grande successo con la proiezione di Red Land al fianco di Franco Nero, per la regia di Maximiliano Hernando Bruno colossal sulla tragica storia delle foibe che verrà trasmessa poi oltreoceano in America su Rai Italia e Amazon Prime.

Continua la carriera nel grande schermo partecipando al cast di Mission Possible per la regia di Bret Roberts con Jhon Savage, prodotto dalla Movie On casa di produzione e distribuzione internazionale con la quale ha attualmente una collaborazione per la realizzazione di nuovi progetti.

Oggi ha ideato il format “Bocciarelli Home Theatre” in seguito alla pandemia da coronavirus, coinvolgendo tanti colleghi attori e star dello showbiz a partecipare a molte attività benefiche da lui ideate. E ha aperto un suo canale YouTube, al quale vi invitiamo a  iscrivervi per gustare le puntate del “ Bocciarelli Home Theatre”

Parlaci del tuo format.

Durante il periodo di forzata clausura, mi sono chiesto cosa potessi fare anche io per contribuire ad alleviare le giornate a coloro che restavano a casa ma anche a chi lavorava indefessamente per combattere il Covid-19. E volevo farlo  con ciò che sapevo fare: la mia arte. Ho ideato così format “Bocciarelli Home Theatre”, coinvolgendo tanti colleghi  a partecipare. Anna Kanakis, per esempio, è stata una delle più fedeli sostenitrici del mio programma.

Com’è strutturato il tuo format?

Trasmettevo all’inizio tutti i giorni poi ho deciso di fare le mie dirette il lunedì, il mercoledì e il sabato alle 16:00 per parlare di teatro, per leggere e recitare, per fare un po’ di scuola di teatro. poi ho inserito anche una variante: il “Bocciarelli Art Home Theatre” e l’ho riservata al sabato:  dipingo opere d’arte una cui parte vanno all’associazione Salva Mamme e Salva Bebè di Maria Grazia Passeri. Ho unito l’esperienza pittorica, ho studiato all’istituto d’arte di Siena. Siena è stata la città di formazione. Durante la quarantena ho fuso insieme le esperienze di artista: colore e recitazione. Ho trasformato la mia casa in un teatro e in un atelier d’artista. Traendo spunto dai miei quasi trent’anni di carriera. È stato arricchente. La casa editrice Accademia Edizioni si è innamorata del mio progetto e pubblicheremo ben presto un libro in cui porterò anche tracce delle mie esperienze passate, soprattutto teatrali. Anche perché negli anni ’90 c’era meno possibilità di registrare. Resta la tv che per fortuna c’è. Ovviamente non mi sono fermato: appena è stato possibile uscire ho anche creato un “Bocciarelli on the road” in cui raccontavo la Roma del post lockdown stretto, andando per le vie della città semi deserta.

Cosa ti rimane di questa esperienza?

Tantissimo. Ho invitato il pubblico a mandarmi tracce, pensieri. E me ne sono arrivati tantissimi. Alcuni di questi verranno inseriti nel libro: il pubblico regna sovrano. Voglio omaggiare e sostenere l’amore del pubblico nei confronti dell’arte.

Come hai vissuto questa quarantena?

La quarantena mi ha aiutato a fare un reset, a rivedere le mie esperienze, la passione per il teatro che mi ha potato fuori Siena, alla scoperta del mondo. Ho avuto modo di rivedere tutto il mio percorso. Se non fosse stato per la tragedia che infuriava, la distanza dai miei diamanti meravigliosi, i miei genitori (sapere di non poter passare la Pasqua con loro per me è stato devastante) è stata un’esperienza positiva per me, ho riscoperto la mia vera essenza. Ho imparato a fare i dolci, il pane e ho scoperto di avere i capelli ricci… non li lasciavo crescere da una vita!

E l’arte?

In questo periodo resta tutto ciò che è fatto per amore, per generosità. L’arte è stata il baluardo di questo periodo, ha aiutato… va tutelata sempre.

Progetti per il futuro?

Dovevo iniziare un film a maggio ma è stato spostato a settembre, dove interpreto un avvocato e a breve dovrebbe cominciare la pre-produzione e le riprese a settembre della mia esperienza da commissario tombeur de femme. Vorrei ringraziare inoltre il nuovo Imaie per averci aiutato in questo momento difficile.

I premi di Vincenzo

Pericle d’oro come Personaggio dell’anno
Grifo d’oro come miglior attore televisivo
Pegaso d’oro per il Teatro – Acireale
Oscar dei giovani per il Teatro – Premiato in Campidoglio
Primo premio come miglior giovane attore a Montegrotto Terme (1993) – Premiato da Vittorio Gassmann
Premio come miglior giovane attore di fiction a L’Altro Cinema Film Festival 2006 (Cinecittà Holding)
Premio Personalità Europea: Premiato in Campidoglio a Roma nel Dicembre 2009
Nel 2010 riceve la targa “Giuseppe Perrone” in Campidoglio come “Ambasciatore della cultura italiana nel mondo”.
2018 Premio Eccellenze della Sardegna. Arte Moda e Gusti.
2019 Premio Prestige per le Arti per l’impegno artistico e umano

www.vincenzobocciarelli.com

Foto in esclusiva per Pink di Elia Giachino