Meno mimose e più attenzione sul lavoro. Meno cioccolatini e più lavoro. Si avvicina l’8 marzo, la festa della donna, e con essa i consueti fiori, auguri e dolcetti per celebrare il pubblico femminile, ma, in concreto, cosa viene fatto durante l’anno a favore delle quote rosa, almeno per quanto riguarda la sfera professionale?
Meno mimose e più attenzione sul lavoro

Secondo i dati del Dossier donne 2022 Inail, infatti, nel 2020 gli infortuni sul lavoro tra le donne hanno raggiunto il 43%, con un significativo aumento del 7% rispetto ai numeri del triennio 2016-2019. In questo periodo temporale, infatti, gli infortuni sono rimasti costanti, attestandosi intorno al 36%.

Sicuramente la situazione Covid ha influito su tali dati. I contagi dovuti alla situazione pandemica hanno causato un aumento. Vanno, però, evidenziati alcuni dati che portano necessariamente a delle riflessioni.

Aumentano i decessi tra le lavoratrici e le denunce di infortunio

Partiamo da decessi tra le lavoratrici. Se nel 2016 questi sono stati 113, nel 2020 sono arrivati a toccare quota 166, con un aumento del 66,4%.

Se ci basiamo, invece, sui recenti dati Inail di gennaio 2022, notiamo che le denunce di infortunio presentate all’istituto lo scorso mese sono state 57.583. Un dato che registra un aumento del 47%, se rapportato allo stesso periodo dell’anno precedente. E separando ulteriormente i dati tra uomini e donne, si nota che l’aumento delle denunce è stato del 34% tra gli uomini, e addirittura del 61,9% tra le donne.

Un confronto su base annua, o quantomeno semestrale, potrà certamente offrire risposte migliori e più attendibili. Non dobbiamo, infatti, dimenticarci dell’emergenza sanitaria in corso e degli ultimi due anni che hanno visto un aumento dello smartworking. Inoltre, bisogna considerare eventuali ritardi nelle denunce di infortunio, specialmente se legate a contagi da Covid.

La situazione nel paese

A livello nazionale, si nota come le denunce di infortunio siano aumentate in tutte le aree del Paese. Nel Nord-Ovest si registra un’impennata del 79,7%, mentre al Sud del 53,5%. Seguono il Centro con un +36,6%, le Isole con un +32,0% e il Nord-Est con il +22,0%. In totale, i decessi sul lavoro denunciati a gennaio 2022 sono stati 46, cinque in più rispetto ai 41 dello stesso periodo del 2021, ma 6 in meno rispetto al 2020 (52 decessi).

Insomma, meno mimose e più attenzione sul lavoro (naturalmente verso tutti, indistintamente), meno cioccolatini e più lavoro. E’ quello l’augurio che ci aspettiamo.