Quando mi hanno suggerito di cercare su Instagram i profumi della Strega del Castello, mi sono fatta subito affascinare da questo nome suggestivo e mi sono chiesta: cosa potrebbe fare una strega in un castello… oggi?

In realtà la strega di cui vi sto per parlare è una donna con una grande passione per le fragranze che crea e plasma nel suo laboratorio. Dietro l’identità di Strega del Castello si cela Caterina Roncati, una fragrance designer originaria di Genova, che insieme alle sue due sorelle maggiori ha seguito le orme dei suoi nonni e del suo papà, i quali presso la Farmacia del Castello, che operava agli inizi del 900, iniziarono già a occuparsi di cosmesi e profumi. Ma Caterina ha un’intuizione la quale, unita alla passione, la porta a compiere degli studi specifici grazie ai quali oggi crea profumi personalizzati e non solo.

Il nome strega, da come lei stessa mi ha confessato, deriva dal fatto di “voler ricercare un’identità personale, propria, qualcosa che mi rappresentasse, mantenendo la parola “castello” e aggiungendo il nome “strega” che richiama ancora di più un’atmosfera alchemica”. Considerando il fatto che a Caterina piace vestire per la maggior parte delle volte di nero, l’abbinamento tra le parole è risultato quasi naturale. Ma non solo: così come facevano le streghe, proprio con questo nome, Caterina vuole porre l’accento sull’importanza e l’attenzione della lavorazione delle materie prime che plasma presso il suo laboratorio. Un po’ come immaginiamo facessero le streghe in passato.

Creare un profumo: un gesto quasi intimo.

Quando ci viene regalato, o regaliamo, un profumo molto spesso non badiamo al fatto che dietro a una semplice boccetta ci sia un vero e proprio lavoro, correlato da una serie di gesti e procedimenti affascinanti.

Caterina ci spiega invece che dare vita a un profumo, soprattutto se personale, è la conseguenza di un percorso individuale che inizia con l’incontrare la persona vis a vis e instaurare con lei un rapporto confidenziale, quasi intimo.

Ciò significa “ascoltare chi mi è davanti, cercare di capire quello che vuole. È un incontro empatico che mi piace fare di persona, soprattutto il primo incontro nel quale cerco di capire perché si desidera un profumo personalizzato, dove le motivazioni possono davvero essere le più disparate. Come se fosse un viaggio dentro sé stessi, di un ricordo specifico che si vuole mettere in boccetta, come l’odore della casa della nonna o una passeggiata in un bosco, e si iniziano a sentire insieme le materie prime.

Comincia poi la parte più difficile poiché cerco di tradurre dalle parole ciò che mi viene richiesto. Nel primo incontro dunque si costruisce una sorta di scheletro del profumo. Si fanno delle prove che la persona porta a casa dove può testarle, fino a quando non ci si risente per un altro incontro. E’ un percorso che si fa insieme. Il processo e la durata dipende da persona a persona e io concedo tutto il tempo necessario che serve per arrivare al risultato finale”.

Un lavoro dunque molto intimo, una passeggiata tra i ricordi e tra i desideri che Caterina conduce sempre partendo dalle materie prime che cerca di esaltare. Materie come la rosa, la violetta, il muschio, tutto ciò che poi si ritrova dentro il profumo (e che potete trovare in maniera diffusa nel suo sito).

Profumi e libri, un connubio perfetto.

Caterina ha conosciuto Cristina Caboni, autrice de Il sentiero dei profumi (Garzanti, 2019) proprio durante la stesura del romanzo. La Caboni in questa occasione chiese a Caterina alcune consultazioni, o meglio, le domandò di scriverle vere e proprie formule per la protagonista del suo romanzo visto che, esattamente come la Strega del Castello, anche Elena Rossini nella sua storia crea essenze e profumi. Caterina ha dunque finito col realizzare davvero il profumo di Elena Rossini, seguendo il determinato percorso che ha fatto la protagonista tra le pagine di carta. La nostra Strega del Castello curerà il profumo in boccetta anche del secondo libro della Caboni, Il profumo sa chi sei, in uscita il 15 ottobre.

Ma una sorta di “collaborazione” con i libri non si conclude qui poiché Caterina ha unito un’altra sua grande passione, che è quella di girovagare per mercatini e trovare libri antichi destinati al macero e incastonare al loro interno la boccetta di profumo. Pezzi unici, preziose idee regalo, dove le pagine dei libri intagliate diventano le vere e proprie confezioni, quasi dei custodi, per le fragranze.

A proposito di libri: noi del Pink Magazine Italia saremo le prime ad aspettare il suo libro che come lei stessa mi ha rivelato è “la storia della strega dagli albori a oggi, come se fosse un diario, scritto tutto a mano, con foto e collage, una sorta di taccuino che spero di tirare fuori quanto prima”.

Un percorso che non possiamo assolutamente perdere.

ES Purfum, il profumo di Elena Sofia Ricci

L’incontro tra Caterina ed Elena Sofia Ricci, una delle migliori attrice italiane, è stato un incontro fatale tra due donne così come recita il sito della Strega, avvenuto nel novembre del 2016. Un incontro forse voluto dal destino, visto e considerato che Caterina è stata in grado di ricreare la fragranza che a Elena Sofia ricordava in qualche modo le sue origini. Una storia dunque che rafforza ciò che abbiamo già detto, ovvero che creare profumi è un gesto intimo e, oserei dire, quasi “magico”.

Non solo profumi.

La Strega del Castello non crea soltanto profumi ma anche candele, saponi, bagnoschiuma, deodoranti, creme ed olii perché come lei stessa dice “curiamo anche gli ambienti e le persone”.

Ma dove avviene tutto ciò?

Caterina ha un laboratorio a Genova dove lavora alle sue creazioni. Possiede anche un atelier a Milano dove riceve i clienti. Ma il rapporto che vuole instaurare con le persone non si ferma qui: durante il lockdown, su facebook, ha avviato il primo corso di iniziazione olfattiva. Le persone hanno ricevuto a casa un kit con foto, stoffe e boccettine profumate. Un’iniziazione vera e propria verso il suo mondo che continuerà con un corso di materie prime, dove i partecipanti avranno un primo assaggio della lavorazione delle materie prime, ricevendo sempre a casa un kit con tutto l’occorrente.

Il terzo spero di farlo di persona e sarà di composizione dove andremo a mischiare e a creare. Le persone si avvicineranno sempre di più alla creazione di una fragranza.”

Ma il sogno di Caterina è quello di trasformare questa passione nel mondo vero e proprio della strega, arricchirlo dunque di oggetti, di collaborazioni con artisti, come a dare l’impressione dunque che attraverso di lei e il suo lavoro si possa entrare in un’altra dimensione.

Una dimensione che ha odori e ricordi, un mondo fatto di boccette e di incontri, alla ricerca di un profumo non fine a se stesso ma in grado di toccare altri aspetti della vita, dell’arte, e delle corde intime di ciascuno di noi.

Seguiremo con piacere questo percorso dei profumi insieme alla Strega del Castello, che ringraziamo sia del suo tempo che del suo lavoro.