A Natale tutti facciamo l’albero pieno di luci, nastri e decorazioni. Una tradizione alla quale nessuno può rinunciare. Ma da dove ha origine questa tradizione? Mettetevi comodi e scopritela con questa leggenda…

Molto tempo fa, in una notte d’inverno molto fredda, un ragazzo venne mandato dalla mamma a tagliare nel bosco un po’ di legna. Infatti non ne avevano più per riscaldarsi e rischiavano di morire dal freddo. Il giovane prese un lanternino, la sua accetta e andò nel bosco.

Mentre camminava inciampò in una radice, cadde disteso nella neve e il suo lanternino si spense. Allarmato, il ragazzo provò a ritrovare la strada per tornare a casa, al buio, ma si perse nel bosco. Girò per circa un’ora nel bosco oscuro poi, stremato, si accasciò vicino al tronco di un abete.

Non poteva sapere che quello era un albero magico. Infatti l’abete, dotato di volontà propria, lo osservò e pensò che nessuno deve soffrire il freddo nel bosco, o peggio, morire da solo. Così si chinò con i suoi rami e li avvolse intorno al tronco per proteggere il ragazzo dal gelo. Il giovane taglialegna si addormentò, riparato e protetto, e sopravvisse alla notte gelida.

La mattina seguente, la mamma del ragazzo, insieme ad altre persone andò alla ricerca del figlio. Preoccupata, non vedendolo rientrare, aveva pensato che gli fosse accaduto qualcosa di brutto. Al contrario, lo trovò addormentato, coperto dai rami dell’abete. La luce del sole faceva scintillare il ghiaccio sui rami così da dare l’impressione che questi fossero coperti d’oro e di diamanti.

Per ringraziare l’albero di avergli salvato la vita, il ragazzo piantò un piccolo abete nel giardino di casa e lo addobbò con festoni e ghirlande. Nacque così l’usanza dell’albero di Natale.

In ricordo di quanto accaduto, l’abete venne adottato come simbolo del Natale e da allora viene addobbato e illuminato per rendere le nostre case, e non solo, ambienti magici, pieni di luci sfavillanti e splendenti che riscaldano e sollevano l’animo.