Oggi 28 gennaio, ricorre un anniversario molto significativo per chi ama Jane Austen. Una data che non può passare inosservata perché proprio il 28 gennaio del 1813 veniva pubblicato Orgoglio e Pregiudizio.

Forse il libro più famoso di Jane Austen nasce in realtà molto prima, quando l’autrice ha appena ventidue anni con il titolo di Firth Impressions per poi essere ripreso e rimaneggiato fino alla pubblicazione del 1813 con il titolo definitivo di Pride and Prejudice.

La trama la conosciamo più o meno tutti, un amore nato dall’antipatia, dal pregiudizio e anche un po’ dall’orgoglio che con le sue sfide impossibili ha fatto sognare tante generazioni.

La storia originale racconta dell’arrivo nell’Hertfordshire del signorotto scapolo Charlkes Bingley, un evento che scuote non poco gli equilibri della famiglia Bennet, soprattutto delle loro cinque figlie non maritate. La vena più insolente è quella incarnata dal personaggio di Elizabeth, allergica al matrimonio e a tutte le convenzioni dell’epoca. Proprio lei finirà per innamorarsi del più antipatico e spocchioso Mr Darcy a sua volta ricambiata dopo tante peripezie.

Orgoglio e Pregiudizio è una delle prime commedie romantiche nella storia del romanzo.

In occasione della celebrazione di questo grande classico della letteratura inglese e per celebrare la memoria di Jane Austen, riportiamo alcuni tra i passi più belli:

“Fin dall’inizio, fin dal primo istante, direi quasi, che l’ho conosciuta, i suoi modi, palesandomi appieno tutta la sua alterigia, la sua presunzione, il suo egoistico sdegno dei sentimenti altrui, furono tali da costituire quella base di disapprovazione sulla quale gli avvenimenti che seguirono hanno costruito una così irriducibile antipatia; e non era ancora un mese che la conoscevo che già sentivo che lei era l’ultimo uomo al mondo che mi sarei mai lasciata indurre a sposare.”

“Ho lottato invano. Non c’è rimedio. Non sono in grado di reprimere i miei sentimenti. Lasciate che vi dica con quanto ardore io vi ammiri e vi ami.”

“L’orgoglio è un difetto assai comune. Da tutto quello che ho letto, sono convinta che è assai frequente; che la natura umana vi è facilmente incline e che sono pochi quelli che tra noi non provano un certo compiacimento a proposito di qualche qualità – reale o immaginaria – che suppongono di possedere. Vanità e orgoglio sono ben diversi tra loro, anche se queste due parole vengono spesso usate nello stesso senso. Una persona può essere orgogliosa senza essere vana. L’orgoglio si riferisce soprattutto a quello che pensiamo di noi stessi; la vanità a ciò che vorremmo che gli altri pensassero di noi.”

“Sono la creatura più felice dell’universo. Forse altri lo hanno detto prima di me, ma nessuno con tanta ragione.”

E ora per festeggiare al meglio, non ci resta che metterci comode con una bella tazza di tè e la nostra copia di Orgoglio e Pregiudizio…

Buona lettura!