La cuoca segreta di Frida. La scrittrice argentina Florencia Etcheves scrivendo il romanzo “La cuoca segreta di Frida”, pubblicato da Salani, ci riporta indietro nel tempo e nello spazio, in un Messico impregnato di tradizioni e di stili di vita oggi considerati inusuali.

Una saga familiare

Nayeli e Paloma, nonna e nipote e la familia Cruz. Queste sono le coordinate di un viaggio negli anni della famiglia di Paloma, a partire da molto tempo prima lei nascesse. La morte di Nayeli che, immediatamente provoca un turbamento sia nel lettore che nella protagonista stessa, Paloma, la porta ad iniziare un “viaggio” nella storia della sua famiglia, dominata dalle figure femminili. Tre generazioni che riemergono nelle pagine di questo libro a partire da Nayeli, costretta a fuggire per non fare la stessa fine di sua sorella, infelice in un matrimonio combinato. Il taglio di questo romanzo dove le donne sono assolute protagoniste con la loro forza ma anche con le loro debolezze, personalmente ha richiamato alla mia mente le donne di Isabel Allende, immensa scrittrice cilena.

Una storia che diventa magia a Casa Azul

Nayeli trova rifugio a Casa Azul, dove incontra e lavora per la celebre scrittrice Frida Kahlo. Nayeli compare nella sua vita dopo la separazione dal pittore Diego Rivera. Tra le due nasce un rapporto fatto di confidenze e segreti che Nayeli porterà con sé nel corso della sua vita. Casa Azul sarà la casa di Nayeli ma anche lo scrigno di una parte di vita impossibile da dimenticare. Sarà Paloma a ricostruire, attraverso degli indizi trovati in un quadro arrotolato in un ripostiglio, questa vita. Le verità vengono a galla e la vita è la vera opera d’arte.

La forza delle donne

Quando sua nonna muore a Buenos Aires, Paloma è devastata mentre sua madre, figlia di Nayeli, sembra distante, fredda, calcolatrice. Niente di più lontano dalla figlia, l’unica rimasta al capezzale di Nayeli fino alla fine. Nella famiglia Cruz le donne devono crescere da sole e occuparsi dei figli da sole. In qualche modo i rapporti madri /figlie sono compromessi e di uomini non vi è nemmeno l’ombra. Gli uomini sono assolutamente marginali, figure senza volto scarnificate della loro virilità: sono pura apparenza in un mondo dove sono le donne a dimostrare la capacità di andare avanti con le proprie forze.

La storia è la vera arte

Frida e Nayeli lasceranno un segno nella vita dell’altra. Grazie a questo romanzo abbiamo un ritratto di Frida forse più umano; vediamo la donna che soffre una separazione, una donna che si confida con un’altra donna. Vediamo soprattutto l’evoluzione di Nayeli, la sua vita e i suoi pensieri. Paloma diventa la voce narrante della vita di sua nonna e con un linguaggio chiaro, lineare e ben costruito nel passaggio tra dialoghi e pause, “La cuoca segreta di Frida” diventa un libro da non perdere. Sono le nostre storie le vere opere d’arte così come lo fu quella di Frida.

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