Meredith: Parlavo di partire. Sicura che sia giusto farlo? Che sia la cosa giusta? Perché temo che tu stia scappando via.
Cristina: Si! Scappo, fuggo! Come Bambi dall’incendio, e dovresti farlo anche tu perché accadono cose orribili qui.
Meredith: No, è accaduta una cosa orribile e dovremmo stare insieme.
Cristina: Meredith siamo rimaste insieme, siamo cresciute insieme, come due alberi contorti, intrecciate l’una all’altra provando a sopravvivere.
Meredith: Sopravvivere a cosa?! La vita è questa, le cose brutte accadono. È dura, trovi i tuoi simili, trovi la tua persona e a loro ti appoggi.
Cristina: Dio ti ama, Meredith. Ti sono capitate cose terribili e magari è tutto ok per te, ma non dovrebbe. Corri ad Harvard, ovunque, ma scappa da qui dove vedrai tua sorella morta ad ogni angolo. Tua madre è morta qui, a tuo marito hanno sparato qui, George è morto qui.
Meredith: È la mia vita e anche tu ne hai fatto parte. Adesso parli come quella stronzetta solitaria e molesta piombata qui in moto 5 anni fa, come se gli ultimi 5 anni non fossero passati.
Cristina: Un po’ vorrei che fosse così, lo sai?
Meredith: Ok! Allora è giusto che tu vada e non voltarti indietro, corri! Lo sai? Hai ragione. Io non sono la tua persona e Owen non è la tua persona. La tua persona sei tu e lo sei sempre stata.
Grey’s Anatomy è una delle serie tv tra le più viste e apprezzate degli ultimi quindici anni.
Ci sono certamente molte componenti che la rendono così avvincente, non mancano mai colpi di scena, storie d’amore appassionate e strappalacrime, drammi, liti furibonde per aggiudicarsi il posto tra i migliori medici, eppure, per quel che mi riguarda, il vero successo è portato da un’amicizia.
Quell’amicizia tra l’aspirante Chirurgo generico Meredith e l’aspirante Cardiochirurgo Cristina.
Il fulcro della storia è incentrato su di loro, personaggi fragili ma forti, veri, e che commettono innumerevoli errori, più e più volte, ed è proprio ciò che le rende umane: sbagliare così spesso.
Un’amicizia come la loro, che ammettono quando non si sopportano, quando sono invidiose dei successi dell’una e dell’altra e se lo dicono apertamente, ma che si perdonano e ricominciano proprio da quei momenti a ricostruire la loro amicizia, un’amicizia così difficile da avere che quasi mi rende impossibile credere che possa esistere.
Spesso sento dire che è sempre importante affermare quello che si pensa e di ciò sono d’accordo fino a un certo punto, però: è importante dire sempre ciò che si pensa quando si ha qualcosa di intelligente da dire, quando si ha conoscenza, quando si è abbastanza preparati da saper argomentare, allora sì che si può esprimere il proprio pensiero sincero. Altrimenti è bene tacere.
Questo mio pensiero in parte è stato portato dalla caratterizzazione di questi due personaggi che non parlano mai a sproposito, che nonostante la loro spesso cruda verità, sanno accompagnare le loro parole con garbo e incoraggiamento, si aiutano l’una con l’altra anche quando non si sopportano o hanno opinioni completamente differenti.
Due personaggi intelligenti, oltre che colti, perché sappiamo che spesso l’intelligenza e la cultura non vanno di pari passi e una può tranquillamente escludere l’altra.
Quello che ho imparato dall’amicizia, guardando la serie tv, è che non è importante avere tante persone intorno per non sentirsi soli, ma che è invece importante saper stare soli con noi stessi, avere amici che ti sostengono, che ti dicono quando stai sbagliando ma che, nonostante ciò, fanno di tutto per appoggiarti comunque.
Meredith e Cristina sostengono di essere l’una la persona dell’altra e credo non possano esistere parole più forti, commoventi e sincere di queste.
Cristina: La clinica ha una regola, non mi confermavano l’appuntamento se prima non fornivo il nome di una persona che deve venire con me. Qualcuno che sia presente nel caso di un… sì, qualcuno che mi riporti a casa dopo. Comunque gli ho fornito il nome. Mi sono confidata con te perché sei tu quella persona.
Meredith: Davvero?
Cristina: Sì, quella sei tu, comunque…
Meredith: Comunque…
Cristina: Mi ha mollato… Ma ti rendi conto che mi stai abbracciando?
Meredith: Chiudi il becco, sono la tua persona.
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