Sin da quando ne ho memoria, le farfalle mi hanno sempre trasmesso un senso di pace, eleganza e leggiadria; il loro volo è sinonimo di libertà e purezza. Sono considerate il simbolo della trasformazione e della rinascita e sono anche protagoniste di molte storie; io ne ho scelta una per voi che s’intitola: “La leggenda della Farfalla Blu” un racconto intriso di saggezza e di profonda consapevolezza che arriva dall’Oriente.

Spero che questa leggenda faccia nascere sul vostro volto un sorriso, e il battito d’ali della farfalla blu renda più leggero il vostro cuore.

“Un uomo vissuto molti anni fa, rimase vedovo e con due figlie di cui prendersi cura. Le due bambine erano estremamente curiose, intelligenti e desiderose di imparare. Per saziare la loro fame di conoscenza, riempivano in continuazione il padre di domande. Talvolta egli dava loro risposte sagge, ma non sempre era facile convincere le due bambine o rispondere correttamente ai loro quesiti. Notando l’inquietudine delle sue due figlie, l’uomo decise di mandarle in vacanza presso un saggio che viveva sull’alto di una collina, per convivere insieme e imparare da lui. Il saggio si mostrò in grado di rispondere senza alcuna esitazione a qualsiasi quesito da parte delle due bambine.

Un giorno, però, le due sorelle decisero di architettare un’astuta trappola per il saggio per poter misurare la sua saggezza. Una notte, le due si misero ad ideare un piano: proporre al saggio una domanda alla quale egli non fosse in grado di rispondere.

“Come possiamo ingannare il saggio? Quale domanda potremmo fargli per coglierlo impreparato?” domandò la sorella minore.

“Aspettami qui, te lo mostro subito”, rispose la più grande.

La sorella maggiore discese la collina, e passata un’ora, tornò con il grembiulino chiuso a mo’ di sacco, nascondendo qualcosa.

“Cos’hai lì?” chiese la sorella piccola.

La sorella maggiore infilò una mano nel grembiule e mostrò alla bambina una splendida farfalla blu.

“Che meraviglia! Cos’hai intenzione di farne?”

“Sarà questa l’arma che ci permetterà di ingannare il maestro con una domanda a trabocchetto. Lo cercheremo e, una volta trovato, terrò la farfalla nascosta in una mano. Domanderò poi al saggio di dirmi se la farfalla che ho in mano sia viva o morta. Se egli mi dirà che è viva, stringerò forte la mano e la ucciderò. Se risponderà che è morta, la lascerò libera. Qualunque sia la sua risposta sarà dunque sempre errata”.

Accogliendo la proposta della sorella maggiore, entrambe le bambine si misero alla ricerca del saggio.

“Saggio”, disse la più grande, “sapresti indicarci se la farfalla che ho tra le mani è viva o morta?”

Al che il saggio, con uno scaltro sorriso, rispose: “Dipende da te: è nelle tue mani”.

Di questa bellissima leggenda, custodita e tramandata di generazione in generazione arrivata sino a noi, il messaggio che trasmette è potente, profondo e ci ricorda che: abbiamo tutti una farfalla blu tra le mani a rappresentare la nostra vita e le nostre scelte, rimanendo solo e soltanto noi i fautori dei nostri successi o sconfitte. Abbiate cura della “farfalla blu”: abbiate sempre cura di voi.

Mirtilla Amelia Malcontenta