Correre è la mia vita. È quello che ho sempre desiderato, l’unica cosa che ero in grado di fare. Non esserne più capace… mi sta uccidendo, lentamente.
Aspettavo con ansia l’uscita del secondo e ultimo romanzo della serie Revved di Samantha Towle. Dopo L’ultima notte, primo romanzo della duologia, avevo alte aspettative sul personaggio di Leandro Silva.
Leandro Silvia ha avuto un incidente durante una gara. Era morto per alcuni secondi, ma fortunatamente è riuscito a sopravvivere, anche se le conseguenze sembrano essere devastanti. È rimasto segnato psicologicamente dopo quello che gli è successo e, se non riuscirà a tornare in pista entro pochi mesi, perderà definitivamente il contratto con la Formula 1.
Ed è qui che entra in gioco India, la stessa psicologa di Andi conosciuta nel precedente romanzo. Una donna con un passato turbolento, ma che paradossalmente le ha permesso di riprendere in mano la propria vita.
Due personaggi passionali. La Towle non lascia nulla all’immaginazione. È capace di descrivere ogni minimo pensiero dei protagonisti. Anche in Un’ultima notte ancora, è stata ottima la scelta di alternare la storia secondo i punti di vista di India e Leandro.
C’è un mix perfetto di sentimenti ed emozioni. Il libro è un romance a pieno titolo, con l’aggiunta di aspetti familiari che rendono la storia ancora più apprezzabile. Mi è piaciuto, in particolare, come il personaggio di Leandro sia stato capace di crescere nel corso della storia e come abbia realizzato che, a volte, la famiglia è l’aspetto più importante.
Un romanzo piccante al punto giusto, forse troppo accentuato, che non deluderà sicuramente le aspettative delle amanti del genere.
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