L’inverno è ormai in arrivo, le giornate si accorciano e l’umore… va sempre più giù.
Un fenomeno piuttosto comune, che s’innesca non appena si riportano le lancette dell’orologio un’ora più indietro e tutto ad un tratto sembra perdere il suo luminoso colore.
Infatti, di colori neppure l’ombra, perché la luce va via così presto che non si riesce neppure a capire quando finisce il giorno e inizia la notte. Improvvisamente l’oscurità avvolge il mondo là fuori e non resta che tingere di scuro pure il colore della nostra anima triste.
È scientificamente dimostrato che l’assenza di luce e la variazione delle temperature possono incidere in modo negativo sullo stato d’animo, destabilizzando il nostro orologio interiore – che percepisce le due di notte ma sono le cinque del pomeriggio – e influenzando gli ormoni dell’umore – che sognano il Carnevale di Rio ma vivono il Festival delle Canzoni Tristi – .
Come ritrovare quindi il buon umore perduto? Ecco alcuni accorgimenti che potrebbero, forse, chissà, non è detto, aiutarvi ad affrontare questa drammatica esperienza.
Mangiare. È risaputo che il cibo è la più valida delle soluzioni a tutti i mali del mondo ed appare per cui legittimo impiegare le ore più scure delle giornata (tutte), preparando un manicaretto composto da zuccheri, grassi, conservanti e una spolverata di cacao in polvere, che di sicuro può offrire una fetta di magra (non tanto) consolazione alle tendenze demoralizzanti.
Dormire. Se volessimo conferire a questa escalation di consigli più o meno utili la pretesa di essere offerta pure in ordine di importanza, questo finirebbe sicuramente per superare il manicaretto. Il perché è scontato: se non si distingue più il giorno dalla notte, tanto vale dormire sempre; o dormire di giorno e star svegli di notte; o dormire mezza giornata e mezza nottata; o non dormire affatto; insomma stravolgete i vostri ritmi.
Piangere. Non riporterà i raggi del sole a battere ardenti contro la terra, ma di certo sarà catartico ed efficace per liberare anima, corpo e mente dalle tossine che tutto quel malumore rilascia come il colorante nero d’una t-shirt da due soldi.
Comprare una pianta. Pare che siano piuttosto utili ad aiutare il corpo quando è in balia dello stress, favorendo l’aumento di serotonina e di voglia di vivere. In questo specifico caso dovrebbe essere sufficiente una gran bella quercia secolare piantata giusto al centro del salotto.
Bere di più. Alcolici.
Creare spazi confortevoli ed accoglienti. In cui rinchiudersi comodamente e andare in letargo fino alla prossima estate.
Mettendo in pratica, eccovi dunque il programma per affrontare la vostra giornata:
ore 9.00 una bella colazione abbondante;
ore 11.00 pisolino di mezza mattinata;
ore 12.00 un pianto isterico;
ore 13.00 pausa pranzo;
ore 15.00 pisolino di mezzo pomeriggio;
ore 18.00 sceneggiata disperata;
ore 18.30 a comprare la quercia;
ore 19.00 in stato di ebbrezza;
ore 20.30 pausa cena;
ore 21.00 via nello spazio accogliente
…ed ecco qua, la giornata è finita.
Dormite bene, che domani è un nuovo giorno da affrontare!
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