Un volante, quattro ruote e fino a qui, tutto bene.

Per scegliere un’auto, però, bisogna andare oltre alle nozioni base, e anche in questo caso estetica e colore non bastano.

Ricordo quando una mia amica doveva cambiare la macchina e il suo unico requisito era che fosse color ciliegia.

Non facciamo la figura dei minorati e andiamo in un concessionario chiedendo ciò che ci serve sapere.

Anche perché, non essere in grado di valutare ciò che ci viene detto significa farsi rifilare qualsiasi cosa il venditore voglia piazzare.

Io sono un’esperta di auto? No, ma il mio compagno è un religioso integralista delle quattro ruote, un talebano del motore, e in questi anni felici insieme mi ha trasmesso per osmosi le sue tavole della legge, un po’ come Dio con Mosè sul Monte Sinai.

Dobbiamo cambiare auto, come partiamo?

Dal budget: se abbiamo i soldi contati possiamo puntare su un buon usato, oppure, se siamo disposti a spendere un po’ di più perché sappiamo che ci faremo durare l’auto almeno una decina d’anni, ci possiamo spostare sul nuovo.

Carburante: diesel? Benzina? Gas? Elettrica? Oltre che essere meno costoso della benzina, il diesel è perfetto per chi fa sia percorso urbano che autostrada, perché è versatile sia a livello di performance che di consumi (a parità di chilometri, consuma meno litri di carburante rispetto un benzina), e dura nel tempo (il motore arriva a chilometraggi molto più alti). Un benzina lo consiglierei solo in due casi: chi l’auto la usa poco o solo in città (diciamo, sui 3-4000 chilometri l’anno), o a chi vuole una sportiva, quindi serve un motore dalla sprint aggressivo. I gas, GPL e metano, sono la soluzione per chi vuole spendere poco-pochissimo in carburante, ma nel caso di un metano, le prestazioni sono da lumaca, e il GPL, invece richiede più manutenzione, perché sporca di più il motore. L’elettrica sta prendendo piede, non solo come Tesla, ma anche tra Audi, BMW, Toyota, ma se abbiamo un budget contenuto, l’elettrico non fa per noi. C’è da aggiungere che le colonnine di ricarica non sono ancora diffusissime e l’autonomia delle batterie non è ancora del tutto soddisfacente. Magari, in futuro, la tecnologia elettrica migliorerà.

Trazione: posteriore? Anteriore? Integrale? In parole povere, quante ruote lavorano. Le due davanti, le due dietro o tutte e quattro. La maggior parte dei veicoli è a trazione anteriore, facile da gestire, economica, e lascia più spazio nell’abitacolo. Unico problema: tende a fare slittare gli pneumatici con l’accelerazione.

La trazione posteriore è tipica delle auto sportive, che rende la guida più scattante, maneggevole e precisa, dare più aderenza alla strada, ma non è il top sulle superfici irregolari (ghiaia, asfalti dissestati, ghiaccio, neve etc).

La trazione a 4 ruote (il famoso 4×4) ha la tenuta di strada migliore anche nelle condizioni peggiori (bagnato, neve, sterrato, fango), quindi se abitate in collina o montagna, ci farei un pensierino anche se a livello di consumi è dispendiosa, inoltre ha qualche problema di sottosterzo (sensazione di essere portati fuori nelle curve veloci).

Trasmissione: ovvero, il cambio. Automatico o manuale? Quello automatico ci leva dall’impiccio di cambiare, di spostare il piede da un pedale all’altro, di fare il canguro ed essenzialmente porta il comfort di guida a un livello altissimo, specie per chi si muove soprattutto in città e quindi ha tanti frena-vai-frena-vai.

Il lato negativo è il costo, maggiore rispetto al manuale, e dovrete sostituire l’olio più spesso e consuma più carburante, e necessita di un motore con più cilindrata e più cavalli (ma di questi parliamo dopo).

Cilindrata: è quel numero che spesso vedete appiccicato sul posteriore dell’auto. 1.3, 1.5, 2.0… tradotto sono 1300, 1500, 2000 centimetri cubici, ovvero la capacità del motore. In genere è in equilibrio con il peso dell’auto. Per intenderci, un carrarmato con una cilindrata 1000 non andrà neanche a spingerlo.

Cavalli: ossia la potenza sprigionata dal motore. Tanti cavalli, tanta potenza (concetto caro alla Ferrari), ma anche qui, occhio! Oltre i 252 cavalli, in Italia, scatta il superbollo! Comunque, a meno che non vogliate una supersportiva, difficilmente arriverete a superarli.

Dimensioni: nessuno ci pensa mai, ma prima di comprare l’auto, prendete le misure della porta del garage!

Logistica: tre porte o cinque porte? Bagagliaio grande? Spazio nei sedili posteriori? Tettuccio basso? Visibilità dal lunotto posteriore? Sono tutte cose che dovete provare aprendo ed entrando nell’auto. Non si comprano le auto a scatola chiusa.

Optional: nel 2019 ci sono tecnologie in grado di semplificarci la vita (e non parlo dell’autoradio), quali cruise control, sensori di parcheggio, telecamera posteriore, park assist, sedili riscaldati, limitatore della velocità, ma due dovete metterli senza se e senza ma: i fendinebbia e la ruota di scorta. Se non ci sono di serie, chiedeteli, ne va della vostra sicurezza e di chi sale con voi. Solo dopo preoccupatevi del computer di bordo domandando se “L’iPhone si connette?!, La musica come si sente? Posso sentire Spotify”…