C’è un’attrice che ancora oggi appare nella lista delle maggiori star di tutti i tempi, ma che nessuno ricorda più, pur essendo forse la più grande interprete di commedie sofisticate mai esistita. Il suo nome è Carole Lombard. Ecco la sua storia.
Carole Lombard. Se oggi pensiamo a quali siano le grandi star femminili del cinema contemporaneo sono pochi i nomi che possono venire in mente: l’immancabile Meryl Streep, forse la bravissima Jodie Foster, qualcuno potrebbe aggiungere Cate Blanchett, e magari, in virtù della sua lunghissima carriera, Jane Fonda. Tutto qui, quattro o cinque nomi, non molti di più. Ma se guardassimo invece alla storia centenaria del cinema nel suo complesso, l’elenco di nomi che chiunque di noi potrebbe snocciolare sarebbe molto più lungo.
Da Marilyn Monroe a Liza Minnelli, da Greta Garbo a Ingrid Bergman, Barbra Streisand, Marlene Dietrich, Audrey Hepburn e così via, un elenco infinito di nomi.
Eppure, c’è un’attrice che ancora oggi appare nella lista delle maggiori star di tutti i tempi, come quella redatta dall’American Film Institute. Ma che nessuno ricorda più, pur essendo forse la più grande interprete di commedie sofisticate mai esistita. Il suo nome è Carole Lombard, e la storia del suo successo, del carisma con cui è diventata una delle donne più potenti di Hollywood ribellandosi allo strapotere degli Studios. E del suo amore sfortunato con la più grande star maschile dell’epoca, Clark Gable, è una di quelle che solo a Hollywood, la fabbrica dei sogni, potevano accadere, solo che stavolta si tratta di un sogno dal finale triste.
Il vero nome di Carole Lombard era Jane Alice Peters e nacque nel 1908 in una famiglia benestante di una piccola città dell’Indiana.
I suoi genitori si separarono prestissimo e lei crebbe a Los Angeles con sua madre, che rimase single. Fece il suo debutto nel cinema a soli 12 anni, e già a 16 ottenne un contratto con la Fox Film Corporation (l’antesignana della 20th Century Fox). Un piccolo incidente di automobile le procurò una cicatrice sul volto poco prima dei diciott’anni e questo fu sufficiente perché la Fox decidesse di rescinderle il contratto.
La giovane attrice però non si arrese e cercò di lavorare ovunque trovasse un’occasione. Era carina e spigliata, molto versatile nello sport e aveva una fisicità che sullo schermo catturava su di sé l’attenzione. Dopo una quindicina di brevi commedie e alcune parti in film più lunghi, tra il 1926 e il 1930, la Paramount si accorse del suo talento e le offrì un contratto, cominciando a utilizzarla in film drammatici.
A soli 21 anni la sua immagine pubblica fece un notevole salto in avanti dopo un matrimonio di grande scalpore con la star William Powell, di 16 anni più anziano di lei.
Il loro matrimonio durò solo due anni ma, dopo un divorzio più che amichevole, i due rimasero amici e manifestarono sempre un grande affetto l’uno per l’altra negli anni successivi. Ormai diventata un nome al centro dell’attenzione del pubblico, non passò molto che le arrivasse l’occasione definitiva per sfondare. Fu il regista Howard Hawks a darle la parte di protagonista in un film che sarebbe diventato l’atto di nascita della commedia romantica, Ventesimo secolo (in originale Twentieth Century).
Chiamata in inglese “screwball comedy”, la commedia romantica sofisticata è quel genere di commedia dove a un tema sentimentale tra i protagonisti si uniscono elementi di comicità spesso basati su battute veloci e dialoghi scoppiettanti, oltre a una buona dose di gag fisiche.
Considerato oggi il re di questo tipo di commedia, oltre che il suo inventore (insieme al Frank Capra di Accadde una notte), Hawks è l’autore di gioielli come Susanna, La ragazza del Venerdì, Gli uomini preferiscono le bionde e Lo sport preferito dall’uomo, solo per citare quelli appartenenti a questo genere.
Il successo di Ventesimo secolo fu enorme, e convinse sia la Paramount che la Lombard a rimanere nel genere che le aveva portato fortuna.
Tra il 1934 e il 1936 apparve in sei titoli differenti, la maggior parte dei quali commedie, che ebbero un grande successo di pubblico, culminando nel capolavoro My man Godfrey, (in italiano “L’impareggiabile Godfrey”) nel quale recitò a fianco dell’ex marito Wiliam Powell. Nel film la Lombard interpreta una miliardaria capricciosa che impiega un barbone come maggiordomo. Il film ebbe un tale successo al box office da diventare uno dei film dell’anno e ottenne 6 nominations agli oscar, inclusa quella per la migliore attrice protagonista.
La Lombard non ottenne la statuetta, ma quella divenne comunque la sua consacrazione come star.
Dal 1937 Carole Lombard divenne la star femminile più pagata a Hollywood, con uno stipendio di $450.000, tre volte quello del Presidente degli Stati Uniti di allora. Seguirono altri due titoli di grande successo, sempre commedie, Nulla sul serio e La moglie bugiarda. A questo punto il potere contrattuale della Lombard era tale che decise di non legarsi più a contratti esclusivi con uno studio hollywoodiano, come era consueto per gli altri attori, ma di scegliere lei ogni volta i progetti e i registi.
Clark Gable. Il grande amore della sua vita.
Dopo aver lavorato insieme nel 1932 senza che nulla accadesse, Carole Lombard incontrò Clark Gable a un party nel 1936 e da quel momento i due cominciarono a fare coppia fissa. All’epoca Gable era la più grande star di Hollywood e la cosa fece subito scalpore. I media seguivano con attenzione lo sviluppo della loro storia d’amore e chiedevano spesso ai due se si sarebbero sposati. Gable era separato dalla moglie, Rhea Langham, ma lei non voleva concedergli il divorzio. Quando la relazione tra le due star divenne ufficiale, la Langham accettò finalmente di firmare il divorzio. Motivata anche da un assegno di circa $500.000 offertogli da Gable.
La Lombard sposò Gable, “il Re di Hollywood” nel marzo del 1939.
Durante una pausa delle riprese di Via col vento e i due si rifugiarono dopo poco tempo in un ranch a Encino, in California, dove portarono decine di animali e si dedicarono alla vita nella natura.
Entrambi desiderosi di avere figli, dopo due interruzioni di gravidanza scoprirono che la Lombard non era in grado di averne. Dopo qualche mese tornarono a lavorare.
Mentre Gable era ancora occupato a girare Via Col Vento, che probabilmente si decise a fare anche per rifarsi dei soldi spesi per il divorzio, la Lombard provò a cambiare genere e si dedicò a film diversi. Uno drammatico con James Stewart e una storia d’amore con Cary Grant, dimostrando di essere ormai l’unica attrice che poteva stare al fianco delle più grandi star maschili del momento.
I suoi film successivi sono forse tra le pellicole migliori che la Lombard abbia interpretato. E segnarono un ritorno dell’attrice alla sophisticated comedy, Mr e Mrs Smith (1941), diretto da Alfred Hitchcock e Vogliamo vivere, del 1942, del maestro della commedia Ernst Lubitsch, una satira feroce ambientata nella Polonia occupata dai Nazisti. Un film che lei definì una delle esperienze più piacevoli della sua vita.
Con lo scoppiare della guerra, la Lombard, di orientamento democratico, cercò a lungo di convincere Gable, repubblicano, a impegnarsi nello sforzo bellico. L’attore non volle arruolarsi, troppo occupato nella sua carriera. Accettò di collaborare con la moglie nell’organizzazione di eventi per raccogliere fondi da destinare alle truppe.
Durante uno di questi eventi, nel gennaio del 1942, la Lombard nell’Indiana raccolse una cifra record di donazioni.
Il gruppo di cui faceva parte, con la madre dell’attrice, Bess Peters, e il suo addetto stampa Otto Winkler, doveva tornare in California. Avevano prenotato allo scopo un ritorno in treno. Ma l’attrice, ansiosa di rivedere Gable, propose di fare invece un viaggio più rapido, via aeroplano. Sia la madre che il press agent Winkler obbiettarono di aver timore dei viaggi aerei. E così la Lombard propose di lanciare una monetina, chi avrebbe vinto avrebbe deciso. Vinse lei.
La mattina del 16 Gennaio 1942 il gruppo salì a bordo di un aereo, che dopo uno scalo a Las Vegas per fare il pieno di carburante ripartì alla volta di Los Angeles.
Ma non ci sarebbe mai arrivato, pochi minuti dopo il decollo l’aereo si schiantò sul fianco del monte Potosi, a Sud Ovest di Las Vegas. Tutti i ventidue occupanti a bordo morirono. La causa dell’incidente fu dovuta al fatto che i piloti non poterono identificare la montagna per l’assenza di qualsiasi segnalazione luminosa. Il governo aveva infatti ordinato di spegnere ogni fonte di luce per paura dei bombardamenti nemici.
Gable partì immediatamente per Las Vegas. Fu lui a riconoscere e riportare a casa le salme dell’attrice, di sua madre e del loro press agent.
Dopo qualche settimana, ancora devastato dalla perdita, fu costretto per contratto a girare un film con Lana Turner. L’attrice ricordò anni dopo di essere stata colpita dall’aspetto dell’attore, che aveva perso dieci chili in poche settimane. Ma che recitò puntualmente e con grande professionalità per tutte le riprese. Tornato a casa nel suo ranch, Gable decise di fare quello che la moglie gli aveva chiesto, arruolarsi in guerra. Si presentò al centro di arruolamento della US Air Force e divenne un aviatore. Partecipando a diverse missioni di guerra e realizzando filmati di propaganda per invitare i giovani ad arruolarsi nell’aviazione. Per tre anni non mise piede a Hollywood finché gli Stati Uniti rimasero in guerra.
Il 16 Novembre 1960 Clark Gable morì in seguito a complicazioni dopo un infarto.
In accordo alle sue volontà, è seppellito nel cimitero di Glendale, in California. Il nome sulla tomba accanto alla sua è “Carole Gable Lombard”. Nonostante si sia sposato altre due volte dopo la morte di Carole Lombard, Gable ha voluto riposare per l’eternità a fianco della donna che aveva più amato. Una donna brillante e dotata, intelligente e appassionata, una star, che solo pochi oggi ricordano.
Paolo Penza
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