The Sinner. Un’inquietante serie tv. La prima stagione della serie tv The Sinner risale al 2017, ma è tuttora disponibile sulla piattaforma di Netflix.
Ne sono state prodotte in seguito altre due stagioni
Mentre nella prima si dipana un’unica storia, la seconda e la terza sono composte da singoli episodi autoconclusivi.
Limitandoci quindi alla prima stagione (formata da 8 episodi di tre quarti d’ora ciascuno) si può osservare innanzitutto che si tratta di un mystery/thriller di ottimo livello, ma decisamente sconsigliato ai più piccoli per la presenza di scene molto violente, o comunque disturbanti (il DVD suggerisce di evitarne la visione ai minori di 16 anni).
La storia ha inizio quando Cora Tannetti, una giovane donna interpretata da Jessica Biel, si reca sulle rive di un lago insieme al marito e al figlioletto. Dopo una nuotata, mentre sta sbucciando la frutta per suo figlio, nota un altro bagnante e, colta da un raptus improvviso, lo accoltella a morte.
Il seguito della storia si baserà sulle indagini del detective Harry Ambrose, interpretato da Bill Pullman.
il detective porta avanti le indagini per cercare di capire i motivi del gesto apparentemente insensato di Cora. E lo fa mosso soprattutto dal desiderio di verità, ma subendo anche in parte il fascino dell’enigmatica accoltellatrice.
La serie è girata prevalentemente in zone residenziali o boschive non lontane da New York.
L’ambientazione ha un indubbio fascino, contribuendo all’atmosfera della storia (che si basa sul romanzo omonimo della scrittrice tedesca Petra Hammesfahr). Buona parte della riuscita della serie è dovuta comunque alle ottime interpretazioni della camaleontica Jessica Biel, che riesce ad apparire in alcune scene come angelica e in altre quasi repellente. E soprattutto di Bill Pullman, che interpreta un detective attempato ma non privo di fascino, con alcune strane fissazioni e una grande passione per la botanica (che si rivela peraltro utile per le indagini).
La trama è indubbiamente originale.
I pezzi della vicenda vanno gradualmente a incastrarsi ciascuno al posto giusto, con un meccanismo a orologeria molto efficace. Peccato solo per alcune cadute di stile. In particolare una scena (non sveliamo di più per non spoilerare) in cui si verifica una coincidenza degna di un telefilm di bassa lega. E un inverosimile sopralluogo in cui la detenuta Cora viene accompagnata fuori dal carcere dal solo detective, libera e senza alcuna scorta (e qui siamo ai limiti della fantascienza).
Per il resto è una serie apprezzabile, confezionata con cura e ben recitata anche dai comprimari. Fra tutti spicca il viscido J.D., efficacemente interpretato da Jacobs Pitts (un attore presente in molte serie tv, da Sex and the City a The Good Wife). Consigliato quindi agli amanti del thriller, da vedere preferibilmente smorzando le luci, in casa da soli in una sera d’inverno.
Arthur Lombardozzi
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