Oggi 22 luglio la Chiesa festeggia Santa Maria Maddalena. Chi era Maria Maddalena? Perché la sua storia affascina da secoli milioni di persone? Che cosa si nasconde dietro al suo ruolo tra gli Apostoli? Parliamo della donna che rappresenta meglio di chiunque altro la festività cristiana più importante: la Pasqua.
Maria Maddalena era una prostituta?
Il 14 settembre del 591 d.C., basandosi su alcune tradizioni orientali, papa Gregorio Magno in una famosa omelia riuniva nella figura di Santa Maria Maddalena altre due donne. La peccatrice che lavava i piedi di Gesù in casa di Simone, Maria di Betania, sorella di Marta e Lazzaro. Maria di Màgdala era detta appunto “Maddalena” probabilmente per la sua città di provenienza. Ma veniva chiamata “Maddalena” soprattutto per distinguerla dalle altre Marie, che seguivano Gesù. Basandosi inoltre sui Vangeli di Luca e di Marco – nei quali si dice che da lei erano usciti sette demòni – papa Gregorio riuniva nella figura della Maddalena la donna che aveva molto amato. E che veniva perdonata da Gesù, con Maria di Betania, sorella di Marta e Lazzaro. Maria di Màgdala venne quindi giustapposta a Maria di Betania. E alla peccatrice che unge i piedi di Gesù in casa di Simone il Fariseo, forse nella città di Nain.
Il collegamento tra la peccatrice e Maria di Màgdala è relativo al gesto comune di lavare i piedi a Gesù Cristo. Mentre l’accostamento tra la figura di Maria di Màgdala e Maria di Betania è determinato da ciò che avviene a Betania nella casa del resuscitato Lazzaro, secondo Giovanni, e di Simone il lebbroso, secondo Matteo.
Va detto che questa identificazione non trova alcun riscontro nei Vangeli.
Qual è stata allora la ragione per cui papa Gregorio decise di fondere Maria di Màgdala con una peccatrice e con Maria di Betania?
Gli studiosi si sono molto divisi nell’interpretazione dell’omelia di papa Gregorio, ma una cosa appare evidente: il papa stava inviando un messaggio importante ai suoi fedeli. Una donna, diceva, anche se si era macchiata di gravi peccati carnali, poteva trovare la sua strada verso la redenzione attraverso il sincero pentimento. L’esempio di Maria Maddalena mostrava la via che le peccatrici dovevano intraprendere per trovare la fede ed essere perdonate dei loro peccati. A conferma di ciò, molti dei conventi che accoglievano anche ragazze madri, donne perdute e vedove, erano spesso dedicati alla santa ex peccatrice.
La prima testimonianza di Maria Maddalena come santa peccatrice è un retaggio medievale.
In un periodo che gli storici pongono tra il 500 e il 1000 d.C. Nel 591, infatti, papa Gregorio Magno nella sua omelia fissò per secoli la figura di Maria di Màgdala come peccatrice e santa allo stesso tempo. La Roma del periodo era devastata dalla discesa delle molteplici orde barbariche, in particolare i Longobardi. E il papa cercava di dare qualche certezza al suo gregge smarrito. Era importante pentirsi, pregare e soprattutto restare uniti nella fede, perché il Credo comune poteva essere il solo strumento di unione, per un popolo allo sbando. Anche chi aveva molto peccato, sembrava dire papa Gregorio, poteva così seguire l’esempio di una santa per redimersi e tornare all’interno della comunità cristiana, tornare quindi a far parte di un unico nucleo e unirsi agli altri.
La storica Jane Schaberg definisce questo processo una harlotization della santa, letteralmente: prostitutizzazione, ovvero trasformazione in prostituta. Secondo la sua tesi, la discepola prediletta di Cristo venne utilizzata per far convertire, e pentire, le donne ma anche gli uomini. Il sacrificio consisteva nell’infangare la reputazione di una figura come la Maddalena, a vantaggio però di chi, attraverso il suo esempio di redenzione, poteva arrivare a recepire il messaggio divino e cominciare a vivere una vita secondo gli insegnamenti di Cristo.
In realtà del controverso passato di Maria Maddalena si sa poco o nulla.
Si sa che era un’ebrea della Galilea, forse proveniva da Màgdala, una piccola cittadina sulla sponda occidentale del Lago di Tiberiade, detto anche di Genezareth. Di lei si sa che era una seguace di Gesù e che finanziava la sua predicazione.
I Vangeli canonici la citano spesso. Anche se ascoltiamo la sua voce solo nel Vangelo di Giovanni in cui si ribadisce che fu tra le poche ad assistere alla crocifissione di Cristo e che in seguito fu la prima testimone oculare della resurrezione.
L’unica testimonianza scritta dalla Maddalena è il cosiddetto Vangelo di Maria. Un testo originariamente redatto in greco ma poi tradotto in copto, la lingua degli egiziani più semplici.
Nel Vangelo di Filippo, apocrifo, si trova inoltre un famoso passo (Filippo, 55,56) nel quale si legge che Maddalena fosse la compagna (in greco Filippo usa il termine koinônos) di Cristo:
La Sofia, che è chiamata sterile, è la madre degli angeli. La compagna di Cristo è Maria Maddalena. Il Signore amava Maria più di tutti i discepoli e la baciava spesso sulla bocca. Gli altri discepoli allora dissero: “Perché ami lei più di tutti noi?”. Il Salvatore rispose e disse loro: “Perché, non amo voi tutti come lei? Un cieco e un uomo che vede, quando sono tutti e due nelle tenebre, non sono differenti l’uno dall’altro. Ma quando viene la luce, allora quello che vede vedrà la luce e quello che è cieco rimarrà nelle tenebre.
A confondere ancora di più i fedeli, tra il 1259 e il 1266 Jacopo da Varazze. Il frate domenicano, scrisse uno dei testi agiografici più importanti del Medioevo, che riuniva in sé quasi duecento vite di santi: si tratta della Leggenda Aurea, il libro più letto e copiato dopo la Bibbia in epoca medievale.
Nella Leggenda Aurea, Jacopo opta per una fusione di Maria di Màgdala e Maria di Betania. Poi aggiunge colore alla vita della santa e spedirla in Francia dove si sarebbe ritirata in una grotta a scontare i peccati della sua vita “carnale”. Peccati che tra l’altro, secondo Gregorio Magno, Gesù le avrebbe già condonato.
Solo nel 1969 la Chiesa Cattolica Romana corresse l’errore interpretativo di papa Gregorio Magno.
Decretando che Maria di Màgdala non era identificabile né con Maria di Betania, né tantomeno con l’adultera anonima di cui parla Luca. Nel 2016 Papa Francesco, assieme alla Congregazione per il Culto Divino, con un decreto a firma del cardinale Robert Sarah, ha elevato la memoria di santa Maria Maddalena al grado di festa di precetto da celebrarsi il 22 luglio. Il documento è datato 3 giugno, giorno della solennità del Sacro Cuore di Gesù. Una decisione che «si iscrive nell’attuale contesto ecclesiale, che domanda di riflettere più profondamente sulla dignità della donna, la nuova evangelizzazione e la grandezza del mistero della misericordia divina», ha spiegato il segretario del dicastero Arthur Roche, uno dei firmatari del decreto.
Maria Maddalena è stata dunque ufficialmente riabilitata durante i lavori del Concilio Vaticano II e da Papa Francesco, dopo quasi millequattrocento anni.
Ti è piaciuto il mio articolo? Offrimi un caffè cliccando qui: Cinzia Giorgio
There are 3 comments on this post
Comments are closed.