I Fichi sono un bene davvero prezioso: hanno origini lontanissime ed erano un alimento importante per superare i momenti più difficili.
Dovete sapere che i Fichi risalgono alla Preistoria, durante diversi scavi archeologici erano stati ritrovati alcuni semini, da allora si è cominciato a studiare il perché del loro essere un bene prezioso.
Per superare i rigidi inverni
Gli alberi di Fichi erano coltivati con facilità, spesso nascevano anche selvatici.
Questi gustosi frutti sono ricchi di zuccheri e calorie, per questi motivi essenziali venivano raccolti poco prima che cominciassero i primi freddi.
Venivano essiccati in gran quantità per fare scorte e consumati durante l’inverno per avere importanti nutrimenti.
Soprattutto quando il raccolto o la caccia non avevano fortuna.
I Fichi oggi
Ancora oggi è possibile coltivare gli alberi, seppur tra nord e sud vi sia una certa differenza:
- Al nord, se l’estate lo permette grazie a un clima mite e non troppo secco, i suoi frutti possono essere raccolti intorno alla fine di agosto.
Unica importante accortezza è quella di coltivarli lontani da forti correnti d’aria.
- Al sud, è più facile che siano maturi già intorno alla metà di agosto, quindi pronti per la raccolta.
Solitamente, ogni punto di coltivazione risulterà ottimale.
Il terreno ha anch’esso un ruolo importante
L’albero soffre maggiormente i terreni argillosi, tollera benissimo i terreni calcarei.
Proprietà dei Fichi
Sono ricchi di vitamine B6, B1, B2, A, di ferro, calcio e potassio.
Hanno quindi proprietà lassative e antinfiammatorie.
Sono perfetti per creare conserve e ricette sfiziose
Oltre alle conserve, possono essere utilizzati in cucina per molte preparazioni.
Torte, focacce, insalate e molte altre ancora.
Cure e potature
Gli alberi soffrono potature troppo frequenti, è consigliabile quindi rispettare la crescita un po’ invasiva dei rami.
Possiamo però, in autunno, potare solo i rami che sembrano i più sofferenti perché troppo pesanti.
I rami sono molto flessibili, così tanto che, spesso, creano delle bellissime zone d’ombra che sembrano proprio capanne e piccoli rifugi.
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