Anastasia, dall’Ucraina alla Polonia con i suoi animali, una storia vera di forza, coraggio, determinazione e amore per scappare dalla guerra.
La storia di Anastasia Tikhaya, una giovane donna di vent’anni, ha fatto il giro del mondo perché ha davvero dell’incredibile.
Una fuga difficile
Anastasia viveva a Irpin, un sobborgo nord occidentale di Kiev.
Questa piccola cittadina era collegata a un lungo un ponte ora abbattuto, il Romanovka, che nei primi giorni della guerra ha permesso a moltissime di persone di scappare.
Inizialmente, Anastasia non voleva fuggire; come avrebbe potuto lasciare il rifugio domestico che ospitava venticinque cani (alcuni di loro disabili), cinque gatti, un criceto, un camaleonte e un ragno?
Non li avrebbe mai abbandonati.
Purtroppo, però, una bomba ha colpito la zona proprio vicino al suo rifugio.
Ciò le ha fatto prendere, insieme al suo compagno Arthur Lee, la decisione dettata da un momento: dovevano scappare, non avevano altra scelta.
E con loro, avrebbero portato in salvo tutti gli animali.
Una fuga davvero difficile e incredibile.
Attraverso il ponte
«Ricordo perfettamente il momento in cui mi è stata scattata la foto. I cani mi tiravano da ogni parte, ma io dovevo comunque proseguire.
L’impresa, però, era resa più difficile dal giornalista che mi stava fotografando e la mia espressione infastidita.
Infatti, era proprio destinata a lui, che sembrava non comprendere la mia difficoltà e la rapidità con cui dovevamo evacuare la zona» ha raccontato Anastasia.
«All’inizio i cani cercavano di tornare a casa perché la situazione era molto stressante, abbiamo un cane, il più grande, che li ha guidati. Sono molto orgoglioso di lei.
Altrimenti, avrei dovuto tirarli tutti da sola» ha continuato, la ragazza.
Nuove speranze per gli animali
Durante la loro incredibile fuga hanno incontrato un uomo che si è offerto di aiutarli: ha preso alcuni dei cani al guinzaglio e un carrellino per portare tutti i gatti.
Ciò ha permesso una fuga molto più veloce anche se, purtroppo, alcuni dei cani più vivaci e giovani sono riusciti a liberarsi dal guinzaglio e a scappare via dalla paura.
Lei e il suo compagno hanno trovato, grazie anche all’aiuto di un’altra volontaria, delle famiglie per gli animali anche se è stato molto difficile e dispendioso in quanto, una volta in salvo in Polonia, hanno dovuto acquistare molte gabbiette perché non scappassero.
Il desiderio di Anastasia
I suoi genitori sono rimasti a Borodyanka, non se ne sono andati perché anche loro hanno molti cani e non se la sono sentita di fuggire.
«Sono rimasti lì, muoiono di fame insieme ai cani, anche loro non hanno voluto abbandonarli» ha terminato, Anastasia, che ha deciso di tornare per salvarli e noi ci stringiamo a lei nella speranza che ce la faccia.
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