Vi parlerò del mio fiore preferito, quello che istintivamente ho sempre amato fin da bambina: il glicine.
Il Glicine. Lo stesso significato del nome evoca bellezza e magia, infatti deriva dal greco glikis che significa dolce per la delicata profumazione dei suoi fiori, in Cina lo chiamano vite blu e in Germania pioggia blu.
Caratteristiche.
È un arbusto rampicante che può superare anche i 15 m di altezza, predilige il sole e i mesi della fioritura sono tra aprile e luglio, a seconda della varietà che si pianta, e i fiori sono di colore violetto chiaro o azzurro. Non necessita di particolari cure essendo una pianta molto resistente, va però tenuta sotto controllo attraverso la potatura che deve avvenire almeno due volte all’anno.
Numerose leggende ruotano attorno a questa pianta e una è proprio italiana.
Si racconta di una giovane piemontese di nome Glicine che spesso si disperava per via del suo aspetto, sentendosi brutta e non desiderata. Un giorno si mise a piangere, da sola in un prato, quando all’improvviso si accorse che dalle lacrime che toccavano il terreno stava spuntando una pianta stupenda: il glicine. Considerandolo un dono divino, si sentì fiera di se stessa e non si disperò più per il suo aspetto.
Il glicine non solo è un incantevole pianta ornamentale rampicante, ma i suoi fiori sono anche edibili. Però fate attenzione perché la radice, i baccelli e i semi sono velenosi!
la ricetta.
Vi lascio qualche suggerimento per quando vengono ospiti per una merenda o una cena veloce. Potete aggiungere i fiori di glicine in un’insalata primaverile per donarle un tocco di dolcezza oppure mescolarli allo yogurt greco insieme ad un po’ di miele. Invece, per una tisana colorata e calmante, vi basterà far bollire molti petali in acqua bollente per pochi minuti e alla fine aggiungere qualche goccia di limone, noterete subito che l’infuso si tingerà di rosa. Sicuramente stupirete i vostri ospiti!
Nel linguaggio dei fiori simboleggia amicizia e benevolenza, si narra, infatti, che gli imperatori cinesi durante i loro viaggi portassero con sé dei piccoli bonsai di glicine, da regalare in segno di pace agli abitanti delle terre straniere. Inoltre, il colore viola esprime la spiritualità e la meditazione secondo la medicina Ayurvedica e corrisponde al settimo chakra, situato alla sommità della testa.
Persino Leonardo Da Vinci suggeriva di riflettere e meditare vicino alle vetrate viola delle Chiese! E allora, vi saluto, augurandovi di rilassarvi in un bel prato circondati da glicini, magari sorseggiando una buona tisana fatta con i fiori di questa meravigliosa pianta.
photo credits by Sara Tommaselli
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