In principio erano le Birkenstock, marchio tedesco storico di scarpe comode, resistenti dai colori classici a cui si sono aggiunti colori vivaci e di tendenza. Mi ricordo ancora quelle dei miei nipoti sulle spiagge di Milano Marittima e l’espressione basita del mio volto.
Nel 2021, a seguito della pandemia, le Birkenstock diventano le scarpe del look causal in cui praticità e comfort si uniscono. Il gruppo Catterton, che include i due colossi Kering e LVMH che hanno la maggior parte dei brand di lusso del fashion system, decide di acquistare il marchio tedesco.
Le Birkestonck entrano ufficialmente nel mondo del lusso.
Sono state fotografate ai piedi di personaggi famosi e influencer, diventando le scarpe di tendenza. Hermès ha prodotto una serie limitata di questo sandalo con il pellame della maison. Quasi sempre disponibili in negozio nei colori classici altrimenti bisogna aspettare per quelle dai colori più caldi.
Anche nella versione Chanel, il cui valore varia tra i 1,500 e 2,000 euro, sono state messe in lista di attesa appena uscite grazie alla richiesta da parte dei clienti. Dior è stato uno degli ultimi brand a inserirle sul mercato con un valore medio di 900 euro. La lista potrebbe continuare citando tutti i brand che le hanno inserite in collezione. Ma la vera domanda è: come fanno questo tipo scarpe che non ingentiliscono il piede e con prezzi così elevati a essere diventate un must?
Il mercato del lusso ha aumentato notevolmente i prezzi e diminuito la produzione quindi sta diventando sempre più un mercato di nicchia con un target di riferimento sempre meno selezionato a cui piace ostentare un total look. C’è una ricerca costante di visibilità e identificazione del logo nel look indossato.
Ma… c’è sempre un ma. Una cliente Chanel ha lamentato dopo appena ventiquattro ore dall’acquisto di un paio di scarpe Mary Jane un tacco rotto e le è stato risposto che avrebbe dovuto aspettare un mese per averne un paio nuove.
L’assistente non ha accennato alla possibilità di ricerca di un altro paio in sostituzione disponibili in altri store. Le collezioni comfort introdotte dai brand con la pandemia sono invece resistenti e prive di bellezza e/o attrattiva ma con il logo in evidenza. Sono questi i nuovi canoni dell’industria della moda?
Amo la moda da sempre. Grazie a mia madre, che mi ha insegnato ad apprezzare i dettagli di un tessuto, un pellame, una rifinitura che sono caratteristiche di capi belli e unici. Indosso anche io look comfort. Ma se devo investire un importo alto la mia scelta è rivolta a un capo che mi faccia sognare anche nel tempo. Altrimenti vado da Zara, o altri low brand, per un look comodo, causal chic, trovando anche l’estetica con un valore proporzionato all’acquisto.
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