Penelope Frego, una delle protagoniste del film Hoganbiiki di Enzo Dino ci parla di sé e della sua carriera per la rubrica #WomenInBusiness

Io sono Penelope.

Avete mai provato a scrivere di voi stessi? È come se, una volta impugnata la penna, arrivasse un vento potente e inaspettato a scompigliarvi le carte. Raccontare gli eventi della propria vita spesso porta a razionalizzarne alcuni aspetti o a renderne altri artificiosi.

Sicuramente posso dire che il filo conduttore della mia è stato la fiducia nelle cose. A volte mi sembra di aver vissuto diverse vite, dai pattini sul ghiaccio ai primi palchi, dalle prime esperienze davanti alla telecamera alla professione di attrice. Ricordo la velocità sui pattini, il freddo tagliente della pista ghiacciata e il senso di assoluta dedizione. È proprio il ricordo di quella passione che, oggi, mi spinge ad affrontare le sfide con tenacia e fermezza.

Ne ho vissute delle belle! Sul mio cammino ho incontrato personaggi brillanti ed eccentrici, ho imparato che a volte le cose vanno prese con un pizzico di ironia e che il futuro non deve mai fare paura.

Sono bilingue e ho studiato recitazione in Germania, ma sono sempre stata profondamente legata alla mia terra e con fierezza la porto con me ovunque io sia; nella cucina, nel modo di affrontare le cose, nelle relazioni. Oggi il lavoro mi porta a viaggiare.

Come tutti mestieri, si inizia con la gavetta.

Io ne ho fatta tanta, ma davvero tanta. Arrotondavo come comparsa all’Opera di Colonia, poi con uno spettacolo itinerante natalizio… ricordo ancora il vestito che indossavo, giallo, con una catena a luci LED che potevo azionare premendo un pulsante che avevo in tasca. Il palco lo montavamo e smontavamo noi, e la sera distrutta. Quante risate… Poi la primissima esperienza come attrice nella serie Squadra Speciale Colonia e poco dopo il primo ruolo principale nella serie tv Wishlist, con i primi premi televisivi.

Negli anni, tra un ruolo e l’altro, mi sono chiesta come sarebbe stato recitare nella mia lingua madre e ho fatto dei provini in italiano. Presto si è presentata l’opportunità di interpretare Margherita nella serie Rai Vite in Fuga.

Recitare in italiano, per me, è qualcosa di viscerale, una sensazione non paragonabile ad alcun’altra lingua.

Nel 2021 sono stata contattata dal regista Enzo Dino con la proposta di un ruolo differente, una sfida contro quegli stereotipi che spesso influenzano il mondo della cinematografia. Enzo lavorava ad un nuovo film, Hoganbiiki, il valore della sconfitta, uscito poi il 14 luglio di quest’anno su Prime Video Italia. Nei mesi precedenti alle riprese, mi ha accompagnato nella costruzione del personaggio e mi ha dato fiducia. L’interpretazione di Alice, una ragazza dal carattere ribelle e disilluso, ha fatto sì che mi immergessi in un mondo totalmente diverso e lontano da me.

Quest’autunno, nei cinema tedeschi, uscirà la commedia OperaAon Hixit, nella quale interpreto Mine, una ragazza coraggiosa e pronta a salvare la sua ci6à da incombenti minacce poli9che. A dicembre invece debutterò, sempre nei cinema tedeschi, con il film biografico sul duo pop Milli Vanilli, dal titolo Girl you know it’s true, e rivestirò i panni della pop star Stefania.

Interpretare un personaggio significa, per me, toccare il flusso vitale in cui siamo immersi, lo stesso flusso che accomuna tutti noi. Mi fa sentire parte del mondo, parte di una grande storia senza tempo. Guai a perdere di vista l’essenza del mestiere. Recitare significa ricercare, cambiare prospettiva e rispettare sempre il prossimo, significa dedicarsi completamente alle storie degli altri.