Sabato De Sarno, direttore creativo di Gucci, conversando con Francesca Ragazzi, Head of Editorial Content, ci ha raccontato il suo excursus nella moda a cominciare da Prada, Dolce & Gabbana per arrivare sino a oggi.
Sabato De Sarno. Ha lavorato con Pierpaolo Piccioli da Valentino per 14 anni, sia nella linea uomo che donna, e lo cita spesso con riconoscenza ed esempio. È un giovane stilista concreto, con valori come la famiglia che fa il suo lavoro con professionalità, passione e amore preoccupandosi anche di chi lavora accanto a lui.
La sua prima collezione presentata all’ultima Fashion Week di Milano, è la storia degli ultimi 20 anni del brand in cui c’è particolare attenzione alle borse.
Sabato ci racconta di essere risalito, attraverso gli archivi, alla prima Jackie potendo osservare dettagli come la chiusura ed è proprio questa prima versione che ci ha mostrato con innovazioni nelle rifiniture. Come vi ho già detto avrei preso volentieri la Jackie bianca impreziosita da pietre colora e rifinite con cristalli.
Ascoltandolo si nota una grande differenza con il suo predecessore Alessandro Michele che è tornato alla ribalta recentemente attraverso il podcast con La Frisa.
Due uomini diversi, con una visione diametralmente opposta.
Dalle collezioni creative ed esagerate siamo arrivati a una collezione più sofisticata e commerciale. Sono curiosa di vedere la seconda sfilata di De Sarno che ci mostrerà la sua reale visione del brand.
Ha concluso l’intervista con un messaggio positivo dicendo di essere se stessi e divertirsi sempre in quello che si fa, a sottolineare l’amore che ha per il suo lavoro. In questi primi tre mesi da Gucci ha detto infatti di sentirsi già a casa, in un clima di collaborazione orizzontale piuttosto che verticale.
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