iL 74° Festival di Sanremo ha avuto diversi co-conduttori al fianco di Amadeus. Vediamoli assieme.

Sanremo in Look.

Marco Mengoni

Si era già distinto nella precedente edizione in cu aveva indossato look di Versace. Ha confermato il suo stile in questa edizione attraverso diversi stilisti “Made in Italy”. Ho apprezzato tutti i look a iniziare dalla giacca Armani con decorazione deluxe. La t-shirt Altorilievo in cui ogni petalo è stato cucito a mano con una lavorazione in sovrapposizione dei vari petali per dare l’effetto tridimensionale. I jeans sempre più fashion realizzati con cinquecentomila perline in vetro in venti toni di indaco nello stile sartoriale di Valentino; i completi in pelle di Fendi fino alla maglia di cristalli Versace.

Giorgia

protagonista della seconda serata è una delle voci più belle e apprezzate della canzone italiana. Ha scelto look firmati Dior per la sua serata. Abiti non in linea con il suo stile che non l’hanno valorizzata adeguatamente. Si è presentata con una rivisitazione del frac in versione pantaloncini, originale nell’idea ma non in abbinamento con i cruissardes che non hanno slanciato la figura esile della cantante. Sì alla tutina con le applicazioni a cui avrei abbinato uno stivaletto naughtily . Unica eccezione l’abito lungo con le frange luccicanti indossato alla sua seconda apparizione in cui si nota l’artigianalità che caratterizza il brand. Avrei completato i look lasciando i capelli sciolti in acconciatura a onde larghe per contrastare lo stile alla “garconne”.

Teresa Mannino

mi è piaciuta nei look di Fausto Pugliesi per Roberto Cavalli che hanno saputo sottolineare il suo stile ironico a partire dalle piume in variazioni di colore nei diversi completi e dalla pubblicazione in anteprima di uno dei suoi outfit sui social con la dicitura “lo pubblico, tanto non vi rovino la sorpresa perché su di me fa tutto un altro effetto. È proprio questo a renderla unica come la sua discesa dalla scalinata di Sanremo. Il vestito verde è stato il mio favorito in assoluto.

Lorella Cuccarini

ha saputo stupire sia per l’energia, la vitalità con cui si è esibita che per la scelta dei look vintage con cui ha voluto sottolineare l’importanza dei vestiti ben confezionati nel tempo. Ha scelto quattro stilisti che hanno fatto la storia della moda italiana. A partire da Ferrè uno dei miei favoriti in assoluto. Grazie al quale ho iniziato ad amare la camicia bianca. Ha indossato un vestito da sera bianco e nero della collezione autunno/inverno del 2000. Il primo con cui ha ballato su tacchi a spillo12, lasciandoci basiti è stato un tubino rosa Dolce & Gabbana della primavera-estate 2003. Un abito che tuttora caratterizza il brand esaltando le forme femminili. Il tubino di Gianni Versace della collezione “Bondage” dell’autunno-inverno del 1992 ci ha riportato alla grandezza dello stilista fuoriclasse. Per finire con l’abito in seta caratterizzato dalle costellazioni dell’autunno-inverno 2003 firmato da Roberto Cavalli.

L’ultimo co-conduttore Fiorello è rimasto fedele a Re Giorgio Armani, elegante nella sua classicità rivisitata.