Nella frenesia moderna la poesia non attira moltissime persone soprattutto su carta stampata.
Così, con lo slogan:
Se il lettore non va dalla Poesia, la Poesia andrà dal lettore!
ecco che questa si reinventa invadendo quelli che oggi sono i maggiori social network, miriferisco agli ormai apprezzatissimi Instapoets.
I loro versi sono brevi, leggeri ed essenziali che colpiscono anche il lettore distratto o più svogliato, permettendo anche a lui di assaporare il gusto della poesia.
Accumulando followers e like hanno attirato l’attenzione di grandi editori che fanno a gara per una loro pubblicazione.
Fra le più famose, apprezzate e assolutamente PINK Instapoets c’è RUPI KAUR.
Giovane Poetessa 2.0 ed illustratrice di origini indiane, sposa e porta avanti senza indugi la sua battaglia femminista a colpi di versi.
Famosissima è la sua “foto scandalo” del 2015 che la ritrae di spalle con il pigiama sporco di sangue mestruale e che Instagram ha più volte censurato e lei caparbiamente tutte le volte ripubblicato.
Questo avvenimento è stato una cassa di risonanza enorme, tanto da far schizzare le vendite della sua prima raccolta autopubblicata “Milk and Honey” alle stelle divenendo un best seller 2016.
Quindi, anche se tante volte criticati, stavolta i social hanno dato un nuovo slancio alla poesia che come sempre è il manifesto migliore e relistico dei nostri tempi.
Francesca Ferrari
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