Tra avvicinamenti inaspettati e ricevimenti avvelenati, la vita di Mao Mao non è affatto noiosa. Il secondo volume di I diari della speziale inizia a farle tirare fuori le unghie.

Con il secondo volume di I diari della speziale (Kusuriya no Hitorigoto), la narrazione pare entrare nel vivo. L’opera, tratta dalla light novel di Natsu Hyuuga e illustrata da Nekokurage, continua a distinguersi per la sua capacità di fondere mistero, riflessioni sulla società e introspezione psicologica, il tutto incorniciato da un’ambientazione ispirata alla Cina imperiale.

Nel precedente volume…

Nel primo volume de I diari della speziale è stata introdotta la protagonista Mao Mao, ed è stato fatto un accenno a tutti gli altri personaggi che faranno da contorno alle sue (dis)avventure.

Dapprima serva addetta al bucato, a causa della sua tremenda curiosità e l’immancabile sete di verità, si è ritrovata ad essere ancella personale della consorte Yuye.

Mao Mao ha dimostrato di essere una ragazza piuttosto brillante e capace e Rinshi, un bellissimo funzionario che pare amministrare la corte interna, si approfitta spesso della sua mente acuta.

Nuove sfide.

La vita come assaggiatrice, per Mao Mao, scorre abbastanza noiosamente considerato che non ha ancora potuto assaggiare alcun veleno e, soprattutto, non può sperimentare con erbe e medicinali come faceva quando era a casa.

Ma la noia presto viene spazzata via dall’imperatore in persona, che la incarica di prendersi cura della consorte Lihua, ancora debilitata dalla cipria tossica.

I piccoli enigmi che la protagonista ha dovuto affrontare nel primo volume de I diari della speziale diventano adesso casi leggermente più intricati e la narrazione entra in un vortice fatto di piccoli dettagli, apparentemente scollegati, ma che delineano un disegno ben più ampio. L’autrice dissemina indizi con maestria, invitando il lettore a osservare ogni dettaglio con attenzione.

Anche in questo secondo volume de I diari della speziale non mancano i battibecchi con Renshi: il suo personaggio è misterioso ed enigmatico e continua a orbitare attorno a Mao Mao offrendo momenti di sottile intimità e ambiguità emotiva.

Il monologo della speziale: l’adattamento anime.

Parallelamente alla pubblicazione del manga, l’adattamento anime Il monologo della speziale ha riscosso un notevole successo.

Prodotto dallo studio TOHO Animation in collaborazione con OLM, l’anime si distingue per la cura estetica, la colonna sonora evocativa e la fedeltà al materiale originale. La regia di Norihiro Naganuma riesce a valorizzare l’introspezione della protagonista e la tensione latente della corte imperiale, oltre che regalare momenti di pura ilarità che accompagnano il lettore episodio dopo episodio.

Per chi ha già seguito l’anime, la lettura del manga offre un’esperienza complementare: i dettagli visivi e narrativi si arricchiscono di tutte quelle piccolezze apparentemente inutili che potevano essere sfuggiti e che, invece, si dimostrano fondamentali.

Uno sguardo oltre l’apparenza.

Come già nel primo volume, I diari della speziale continua a interrogarsi sul ruolo della donna, sulla conoscenza come strumento di emancipazione e sulla sottile linea che separa superstizione e scienza.

Mao Mao, con la sua razionalità e il suo spirito critico, si conferma una protagonista fuori dagli schemi, capace di navigare un mondo dominato da apparenze e gerarchie con intelligenza e ironia.

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