Dall’infanzia ai romanzi passando per i grafic novels e la saggistica, l’evoluzione dell’editoria passa attraverso la rivoluzione della scrittura e dei canali di diffusione.

Scrivere, al giorno d’oggi, è una rivoluzione e gli scrittori stessi devono essere dei veri e propri rivoluzionari, abbandonando il nichilismo moderno e trovando nuove forme per raccontare la vera e propria rivoluzione che sta attraversando la società moderna e, in particolar modo, l’editoria. La narrazione passa attraverso la realtà, al fine di descriverla nel miglior modo possibile, attraverso gli occhi dello scrittore che deve narrare il reale attraverso fatti, luoghi e vicende più o meno frutto della propria fantasia.

La vera rivoluzione nel campo dell’editoria, della scrittura e della tecnologia, passa attraverso un occhio al passato ma restando pronti a fare un salto nel futuro, nell’evoluzione dei nuovi mezzi di diffusione a cui i libri devono fare ricorso.

La rivoluzione passa per l’infanzia e l’adolescenza.

Avvicinandosi ai giovani, toccando temi semplici e complessi e arrivando a tutti con la forma più immediata di comunicazione. Le immagini che diventano veri e propri romanzi, che abbandonano la definizione di fumetto e approdano in quella più realistica e complessa dei grafic novel, in un mercato in forte e costante espansione, sia per la qualità artistica che per l’offerta editoriale di questi veri e propri romanzi. Con i grafic novel si arriva a comunicare con i ragazzi, con quella grande fetta di mercato che si tiene a distanza dalle pagine piene di caratteri stampati ma che resta affascinata da quei disegni, magistralmente eseguiti, che narrano una storia tanto quanto le parole.

Ma la rivoluzione non si limita al modo di narrare qualcosa ma passa anche attraverso il cosa narrare.

È su questo che le bambine ribelli, ormai cresciute, Francesca Cavallo e Elena Favilli si sono concentrate, basando il loro pensiero sull’evoluzione non del come comunicare ma sul cosa voler davvero insegnare e trasmettere alle future generazioni, su come crescere le bambine di oggi, le donne del domani. È di questo che parla il loro libro, Storie della buonanotte per bambine ribelli.

Una raccolta, un viaggio, una scoperta di cento nuove storie e illustrazioni di donne coraggiose, per sognare più in grande, per mirare più in alto. Cento storie di donne, di grandi donne che, fin da bambine, avevano dei sogni, dei desideri, che non volevano essere le classiche principesse ma le eroine, quelle che scalavano la torre e uccidevano il drago – e di draghi ne hanno uccisi.

Tante storie di tante donne, di ogni estrazione sociale, nazionalità e professione, da Nefertiti a Beyoncé, da J.K. Rowling a Sophia Loren, passando per Samantha Cristoforetti e Bebe Vio. Una rivoluzione da e per le giovani donne, tante piccole biografie divenute favole che insegnano alle bambine ad abbattere i pregiudizi, a capire che nulla è impossibile, che i sogni si realizzano.

Cento favole della buonanotte per essere loro la nuova generazione di ribelli, di ragazze e donne che non abbasseranno la testa davanti a un uomo o un ostacolo, per comprendere che, nella nostra società, essere delle donne ribelli è una questione di felicità e sopravvivenza. Cento nuove favole della buonanotte per non mettere limiti alla nuova generazione di donne che combatteranno per i loro diritti, per i loro sogni e per la loro vita. Donne che combatteranno per la loro rivoluzione.