Il Premio Ilaria Branca di Romanico, ideato dalla stessa Ilaria Branca di Romanico e Aimara Garlaschelli, in collaborazione con la Società Umanitaria, nel 2022 sarà in assoluto il primo riconoscimento solo al femminile del mondo del cinema.

Il Premio Ilaria Branca di Romanico nasce dal desiderio di vedere il mondo del cinema e dell’audiovisivo sempre più popolato di voci femminili. Da qui l’idea di dedicare un riconoscimento alla sceneggiatura: un’arte, un mestiere, tradizionalmente appannaggio maschile, come già avevamo avuto modo di constatare.

Un incontro fortunato

Ilaria Branca di Romanico non nasconde la sua gioia per la nascita di questo concorso, che forse ha visto prendere forma dopo un fortunato incontro con la regista Liliana Cavani. “Il mio amore per il cinema è nato dall’incontro con Liliana Cavani, quando venne a Firenze per un seminario, e rimasi colpita dalla forte personalità della regista, una delle prime ad affermarsi in questo ambito culturalmente occupato da soli uomini.”

Il cinema è una questione maschile

Perché purtroppo dobbiamo dirlo, anche il mondo del cinema, che ai più potrebbe apparire come un mondo in cui le distinzioni di genere siano cosa superata ormai, ha i suoi limiti e preconcetti. L’obiettivo del concorso è proprio quello di cercare di superare tutto ciò e dare spazio a quelle voci che se considerate potrebbero diventare sempre più alte e autorevoli. Una sceneggiatura al femminile potrebbe aiutare ad avere un altro punto di vista su storie che sino a oggi hanno avuto uno sguardo solo ed esclusivamente maschile.

Società Umanitaria

Il concorso vede l’importante collaborazione anche della Società Umanitaria, che promuove da sempre la cinematografia. “Fin dagli albori del Novecento l’Umanitaria si fece promotrice dell’uso degli audiovisivi nella scuola come sussidio delle attività educative, nonostante il loro utilizzo fosse all’epoca ancora sottostimato dalla pedagogia ufficiale”. Spiega Alberto Jannuzzelli, Presidente della Umanitaria. E sottolinea anche un’altra importante tematica molto a cuore alla Società, la parità di genere. “Sono ben felice di questa nuova collaborazione che coniuga il cinema con le donne e il tema della parità di genere, altro cavallo di battaglia su cui l’Umanitaria opera da sempre.”

Il concorso

Il Premio dunque vuole essere un vero e proprio trampolino di lancio per le sceneggiatrici che vi prenderanno parte. Le partecipanti avranno la possibilità di incontrare potenziali committenti e di presentare le loro idee efficacemente. Le finaliste potranno avvalersi di un percorso di formazione di alto livello. Il premio verrà assegnato in due momenti e da due distinte giurie.

Prima fase

Nella prima fase i materiali saranno letti e selezionati dagli organizzatori del premio e da una giuria di lettori coordinati da UNITA, Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo, che riunisce oltre 1.500 tra attrici e attori italiani.

Seconda fase

Nella seconda fase le cinque finaliste lavoreranno insieme al proprio editor di riferimento, che seguirà la stesura della sceneggiatura nel corso dei tre mesi previsti. Le sceneggiature saranno quindi lette e valutate da una giuria tecnica, composta da riconosciuti professionisti del panorama italiano: Donatella Finocchiaro, attrice; Alina Marazzi, regista; Virginia Valsecchi, produttrice cinematografica, Luca Bigazzi, direttore della fotografia; Francesca Marciano, sceneggiatrice; Consuelo Catucci, montatrice; Paola Bizzarri, scenografa; Fabio Ferzetti, critico cinematografico; Emanuele Trevi, critico letterario.

Che il Premio Ilaria Branca di Romanico sia la chiave di volta per una cinematografia più trasversale? Ce lo auguriamo e intanto un in bocca al lupo a tutte le sceneggiatrici che si metteranno in gioco.