Strappare lungo i bordi di Zerocalcare è la serie tv più vista su Netflix. Vediamo insieme che cosa si nasconde dietro questo successo e che cosa racconta la storia di Alice.
Zerocalcare è il nome d’arte di Michele Rech, romano, apprezzato fumettista, amato da tutte le generazioni di lettori, che fanno file di ore per incontrarlo, quando è ospite di fiere e rassegne.
La sua serie animata, Strappare lungo i bordi, è disponibile da circa quindici giorni sulla piattaforma Netflix e, nella sua prima settimana, è balzata immediatamente nella top ten delle serie Netflix più viste di sempre. La trama riprende la storia raccontata nel film La profezia dell’armadillo, presentato alla 75ª Mostra del Cinema di Venezia e dove Zerocalcare era interpretato da Simone Liberati.
Strappare lungo i bordi racconta del viaggio che Zerocalcare e i suoi inseparabili amici, Sarah e Secco, affrontano per raggiungere i genitori di Alice a Biella.
Nella serie animata, Zerocarlare ci offre un ritratto della quotidianità della generazione nata tra gli anni ’80 e ’90. Michele Rech è lui stesso del 1983. Con il suo tratto essenziale e peculiare, Zero ci narra della solitudine, delle insicurezze e del profondo senso di inadeguatezza di un’intera generazione. Strappare lungo i bordi racconta infatti con amara ironia il disagio, ma anche la speranza di una generazione. Ci hanno insegnato ad affrontare la vita, sembra dire, strappando attentamente lungo i bordi, per andare in una direzione prestabilita.
Ma è davvero andata così? Il personaggio di Alice (nomen omen) rappresenta un po’ il fallimento delle aspettative, la forza che viene meno. Molto interessante la rappresentazione del mondo attraverso la voce di Zerocarlare, in senso letterale. È lui infatti a interpretare tutti i personaggi. L’unico che ha una voce propria e non è “doppiato” da Zero è l’Armadillo. La cui voce è quella inconfondibile di Valerio Mastrandera e che rappresenta la coscienza dell’artista. Nel finale, Zero svela la ragione del viaggio. Ecco quindi che i personaggi riprendono la loro voce, tutto diventa normale e la vita, nonostante tutto, va avanti.
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