In occidente il bacio è una grande manifestazione d’amore, ma in Giappone? Solo nel XX secolo i giapponesi ottengono la liberà di baciarsi in pubblico.

Gli americani e gli europei, durante la restaurazione Meiji, quando si stabilirono in Giappone notarono una cosa strana, il bacio era del tutto assente. Ciò non significa che fosse sconosciuto, semplicemente era un preliminare del sesso e non un gesto d’affetto come per noi occidentali.

Il bacio impuro.

C’è da pensare che durante il medioevo il bacio era impuro e più scandaloso del sesso. Questo perché c’è l’uso della bocca e della lingua, considerati il mezzo attraverso il quale il Buddha trasmette i suoi insegnamenti, quindi qualcosa di sacro non può essere sporcato con il bacio. Solo nel XX secolo il bacio assume lo stesso significato che conosciamo noi occidentali, e questo grazie al cinema e alla letteratura.

Vietato baciarsi.

A partire dalla metà degli anni 30 e per tutto il periodo della seconda guerra mondiale vigeva il divieto di baciarsi in pubblico, tale divieto valeva anche per i film. Solo dopo la guerra il divieto venne meno. Nel 1946 esce infatti il primo film giapponese dove appare il primo bacio tra i due personaggi, “Giovani di vent’anni”.

Il bacio in questione però era molto casto, in quanto le bocche degli attori divise da una garza. Pensate la difficoltà. Il film ebbe molto successo e denominato “Il film di baci”. E il 23 maggio, giorno d’uscita del film, divenne “il giorno del bacio”. Nel 1950 ci fu invece un bacio che fece molto scalpore. Un’attrice di Hollywood, durante un evento a Tokyo, bevve molto sake e iniziò a baciare i presenti, tra i quali anche due attori giapponesi. La notizia uscì su tutti i giornali. Oggi fortunatamente ha lo stesso significato che ha per noi occidentali ed è libero anche in Giappone.

Il bacio portato in tribunale.

Sembrerà assurdo ma molti tribunali giapponesi hanno pronunciato sentenze in merito ad un semplice bacio. Una sentenza del 1966 distingue 3 tipi di baci: 1. Consuetudinario; 2. Amoroso; 3. Sessuale. Questa decisione perché erano tanti i casi portati in tribunale aventi ad oggetto il bacio. Nel 1977 una corte dovette decidere di un caso e stabilire i limiti entro i quali il bacio è accettabile. Un uomo invitò una donna nella sua macchina, lei accettò. In auto lui mise le sue mani sulle spalle della donna e la baciò. La donna fuggì a denunciarlo. Sia la procura che il tribunale di grado superiore considerarono la cosa indecente in base a una pronuncia della Corte Suprema. La pronuncia stabilisce che è indecente “l’atto che causi in una persona ordinaria imbarazzo sessuale o vergogna e ne violi la sana morale sessuale”.

L’avvocato dell’uomo ricorse così alla stessa Corte Suprema la quale precisò cosa rende i baci indecenti:
  1. La mancanza di una relazione tra le due parti.
  2. L’uso della forza che non permette una resistenza
  3. La mancanza di consenso.

La Corte quindi analizzando il caso vide che non sussistevano tali elementi e quindi assolse l’uomo considerando il bacio non indecente. Fortunatamente oggi anche in Giappone è possibile baciarsi in pubblico e manifestare liberamente l’affetto.