Non si può ignorare ciò che sta accadendo tra Ucraina e Russia in questi giorni e allo stesso tempo non si deve dimenticare che la letteratura, così come ogni altra forma di arte, è al di sopra di ogni conflitto. Questo è il motivo per cui abbiamo scelto di parlarvi di due poetesse che sono vissute a cavallo tra Ottocento e Novecento. Scopriamo dunque chi sono Lesja Ukrainka e Mirra Lochvickaja.
Lesja Ukrainka (1871-1913)
Lesja Ukrainka è lo pseudonimo adottato dalla poetessa ucraina Larysa Petrivna Kosač-Kvitka.
La sua carriera letteraria iniziò nel 1884 quando pubblicò i suoi primi componimenti intitolati Konvalija e Safo, ma la sua vena artistica si manifestò già alla tenera età di nove anni quando compose Nadija (Speranza). Le sue prime opere trattano dei temi cari a molti altri autori ovvero la natura, i luoghi natali e le esperienze personali.
Successivamente Lesja si dedica al cosiddetto “poema drammatico” che caratterizzerà la sua produzione letteraria per il resto della sua vita. La prima opera che rientra in questo genere è Blakytna troianda (La Rosa Azzurra) del 1896 in cui l’autrice descrive la vita dell’intellighenzia ucraina. Un tema ricorrente nella poetica di Lesja è la sofferenza del popolo ucraino dovuta al giogo dell’Impero Russo. Tra le opere che trattano questa tematica e temi analoghi ricordiamo: Na ruïnach (Sulle Rovine) del 1903, Vavylons’kyj polon (La cattività babilonese) sempre del 1903, U katakombach (Nelle catacombe) del 1905, V domu roboty – V kraïni nevoli (Nella casa del lavoratore, nella terra della schiavitù) del 1906, Kassandra del 1908 e Bojarynja (La Boiarina) del 1910.
In traduzione italiana è disponibile il volume Libere scintille dalla mia voce. Opere scelte pubblicato nel 2021 da Mimesis Edizioni.
Mirra Lochvickaja (1869-1905)
Mirra Lochvickaja è lo pseudonimo adottato dalla poetessa russa Marija Aleksandrovna Lochvickaja.
La sua carriera letteraria iniziò nel 1888 quando pubblicò diverse sue poesie sulla rivista pietroburghese Sever (Nord) e i componimenti Sila very (Il potere della fede) e Den’ i noč’ (Giorno e notte) in un opuscolo separato. Tuttavia il suo talento si era già manifestato all’età di quindici anni quando iniziò a scrivere le sue prime poesie.
Mirra pubblicò in molte altre riviste, ma la notorietà arrivò con la poesia U morja (Vicino al mare) pubblicata nella rivista Russkoe obozrenie. Successivamente pubblicò ben cinque raccolte di poesie: Stichotvorenija 1889-1895, Stichotvorenija 1896-1898, Stichotvorenija 1898-1900, Stichotvorenija 1900-1902 e Stichotvorenija 1902-1904. La terza raccolta, oltre alle poesie, presenta tre opere drammatiche: On i ona. Dva slova (Lui e lei. Due parole), Na puti k Vostoku (In viaggio verso l’Oriente) e Vandelin. La quarta raccolta include la fiaba Skazka o Prince Izmaile, Carevne Svetlane i Džemali Prekrasnoj (Fiaba del principe Izmail, della principessa Svetlana e della bella Džemala) e il dramma in cinque atti Bessmertnaja ljubov’ (Amore immortale). Tutte queste raccolte confluiranno nell’opera omnia Sobranie sočinenij.
Da ricordare inoltre il dramma In Nomine Domini e la raccolta postuma di poesie e opere teatrali Pered zakatom (Prima del tramonto).
Questa poetessa scrisse quasi esclusivamente componimenti con al centro il tema dell’amore tanto da essere definita la Saffo russa.
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