L’ultimo libro di Bianca Pitzorno è uscito per Salani editore il 1 giugno 2022

Circa 250 pagine di ricordi – o meglio memoir, come li definisce l’autrice Bianca Pitzorno. Un’opera divisa in quattro parti ricche di capitoli brevi, “una galoppata tra i ricordi, una serie di riflessioni a ruota libera sui libri che in epoche diverse sono entrati nella mia vita e l’hanno influenzata” (dalla Prefazione).

RICORDI LETTERARI DI UNA VITA

Da tanto tempo cercavo della stessa autrice “Storia delle mie storie”, fuori catalogo e praticamente introvabile, che anni fa la Pitzorno aveva scritto parlandoci dei suoi libri d’infanzia. Qui ne ripercorre molti, anche del periodo infantile, ma, “considerato che a sette anni già leggevo correntemente e che sto per compierne ottanta (qui si fa riferimento ad) un tempo lunghissimo”.

Copertina ufficiale
LETTORI ONNIVORI

Per tutti quelli che sono alla ricerca di nuovi titoli, spunti di lettura, che pensano di abbandonare magari la comfort zone del genere letterario o dell’autore preferito, ci sarà pane per i denti di tutti, come si suol dire. Dai grandi classici, ai fantasy, ai gialli, fino alle saghe familiari e alla letteratura contemporanea, soprattutto straniera, senza disdegnare le biografie e le autobiografie, c’è veramente una lunga lista di autori e titoli da appuntarsi.

Se avete amato da piccoli questa poliedrica autrice, vi farà piacere conoscere anche la sua grande famiglia, la sua infanzia in Sardegna, gli studi, i primi anni a Milano, i suoi hobbies (oltre alla lettura e alla scrittura).

In questo viaggiare tra titoli, episodi di vita e autori, sarà interessante scoprire quanti libri in comune si siano letti con lei, di quanti e di quali se ne convenga il giudizio più o meno positivo.

Io, per esempio, sono stata concorde sulla sopravvalutazione de “Il piccolo principe” o de “L’eleganza del riccio” o sul ritenere Isabel Allende miglior creatrice quando racconta le vicissitudini della sua famiglia, come nelle prime personali saghe familiari intrecciate al genere del realismo magico (“La casa degli spiriti”, “La figlia della fortuna”, “Ritratto in seppia”, ma anche “Paula”).

Questi sono solo due piccoli esempi che mi hanno colpita perché mi trovavo in accordo, così come avevo preferito, da bambina, di gran lunga “Le avventure di Tom Sawyer” (letto almeno due o tre volte) a “Cuore” o, più avanti, a scuola, l’Iliade rispetto a l’Odissea.

Sarà interessante per ogni lettore trovare affinità letterarie o meno, scoprire titoli interessanti, avere un’improvvisa nuova voglia di andare a sbirciare nelle librerie dei familiari in cerca di nuovi (e vecchi) stimoli.

PERCHE’ SI AMA LEGGERE

Certo, in partenza, bisogna possedere già uno smisurato amore per i libri e la lettura, essere consapevoli de

“la bellezza del conoscere e partecipare, sia pure astrattamente, ad altre vite; la trasmissione nel tempo, nei secoli, di storie esemplari, emozionanti, tristi, divertenti, appassionanti. La conoscenza di persone reali o immaginarie che potrebbero insegnarti cose importanti o anche solo esserti amiche. (…) il miglior rimedio alla solitudine, la possibilità di viaggiare e conoscere nel tempo e nello spazio”.

Solo così si può godere appieno di questo libro, che Nicola Gardini ha descritto come “una trascinante fantasmagoria di ricordi da lettrice, in cui l’arte e l’umanità di Bianca Pitzorno risplendono della luce più limpida”.

DETTAGLI LIBRO
TITOLO

“Donna con libro, autoritratto delle mie letture”

AUTORE

Bianca Pitzorno

COLLANA

SALANI LE STANZE

GENERE

Letteratura, Saggistica generale

PAGINE

272

FORMATO

Brossura fresata con alette