L’ultimo romanzo della Allende è subito balzato in cima alle classifiche

“Il vento conosce il mio nome” è l’ultima fatica letteraria di Isabel Allende.

Pluripremiata autrice sudamericana (nata in Perù, vissuta in Cile, poi, dopo il golpe di Pinochet, trasferitasi in Venezuela e negli Stati Uniti), Isabel Allende, a 81 anni, è ormai famosa da tempo in tutto il mondo.

Il suo “La casa degli spiriti” del 1982 ebbe un successo strepitoso (e all’inizio, come spesso accade, nessuno voleva pubblicarlo!).

Il vento conosce il mio nome

Uscito in Italia lo scorso 12 Settembre, edito, come sempre, da Feltrinelli, “Il vento conosce il mio nome” è subito balzato in cima alle classifiche di vendita.

In questa ultima opera si affronta per circa un secolo, da diversi punti di vista, tempi e spazi, il tema dell’emigrazione e dell’immigrazione. Un tema quanto mai attuale un pò ovunque, nel mondo. Masse di persone si spostano da Paesi devastati da guerre e povertà e lo fanno con ogni mezzo e con ogni temperatura, affrontando le avversità di mari, fiumi, deserti, montagne, muri, eserciti, leggi…

Tante storie nella storia

La storia inizia a Vienna, nel 1938, a ridosso della tristemente famosa “Notte dei cristalli”. Con il suo stile inconfondibile, Isabel Allende ci porta all’interno di una famiglia ebrea benestante che ogni giorno sente aumentare intorno a sè un clima di odio e razzismo sempre più pesante e preoccupante.

La prima parte del libro è commovente e ruota intorno ad oggetti simbolici e molto significativi: un violino, una fotografia, una medaglia, un treno a segnare la fine prematura di un’infanzia…

Il salto agli anni Ottanta all’inizio è spiazzante: il lettore si chiede dove si intrecci infine la storia.

Si conosce il massacro di El Mozote in America Centrale, avvenuto nel dicembre 1981 e forse poco ricordato da noi europei. Un altro, terribile eccidio senza senso se non quello, orrendo, dello sfogo di una grandissima crudeltà.

Arriviamo con la lettura, infine, agli anni Duemila e poi ai giorni nostri, imparando a conoscere da vicino le terribili vicende e i viaggi della speranza (e molto spesso della morte) di tantissimi poveri originari dell’America meridionale e centrale.

Questi, per entrare negli Stati Uniti d’America, affrontano viaggi impossibili e rischiosi e alla fine di essi, spesso, vengono torturati, maltrattati, divisi dai familiari e rimandati indietro.

L’ennesimo dramma dei nostri tempi che ci ricorda tanto, alle nostre latitudini, sbarchi e naufragi senza sosta e (sembra) senza rimedio.

Tra i personaggi principali, anche un avvocato di origini italiane all’apparenza insensibile ed egocentrico, che si rivelerà invece un vero Uomo, dal cuore d’oro.

Curiosità

L’opera è dedicata a due collaboratori della Allende, Lori Barra e Sarah Hillesheim, “per il loro lavoro con i rifugiati e i migranti nella mia fondazione” (la Isabel Allende Foundation, ndr).

Anche questo libro, come tutti i libri dell’autrice, è stato scritto a partire dalla data dell’8 gennaio (2022), in onore della data di inizio stesura del suo primo romanzo, nonché successo planetario, “La casa degli spiriti”, avvenuto 41 anni prima. Da allora, la Allende ha scritto circa trenta romanzi di narrativa per adulti e ragazzi, ed è la scrittrice latino americana più letta al mondo.

Dettagli libro
  • Marchio: FELTRINELLI
  • Data d’uscita: Settembre, 2023
  • Collana: I Narratori
  • Pagine: 320
  • Prezzo: 20,90 €
  • ISBN: 9788807035753
  • Traduttore: Elena Liverani

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