Pocahontas, principessa del Nuovo Mondo: comincia proprio così la sua incredibile storia. Ed è proprio Piccola sfrenata il significato del suo nome: per quegli occhi che, sin da subito, sono stati il riflesso dei suoi sentimenti.
Piccola sfrenata.
Ed è proprio Piccola sfrenata il significato del nome Pocahontas: per quegli occhi che, sin da subito, brillarono riflettendo sentimenti positivi e arguzia che la accompagnarono anche una volta diventata una giovane donna.
Una bellezza rara.
Pocahontas, nata intorno al 1595, aveva un volto deciso, il naso lungo e dritto, gli zigomi alti e smussati. Braccia e gambe lunghe, pelle color della terra e quella sicurezza in sé stessa tipica delle donne appartenenti alla sua tribù d’origine: i Powhatan.
La vita in una tribù.
La principessa del nuovo mondo era la figlia del capo dei Powhatan (Wahunsunacock), egli governava una vasta area che comprendeva anche tutte le tribù nelle vicinanze, non era figlia unica anche se si sa poco o nulla delle due sorelle (Mehta e Quimca) e del fratello (Pamouic) e non ha mai conosciuto sua madre che rimase sempre ignota. Ricerche ipotizzano che fosse morta di parto. Fu cresciuta dal padre e dalla matrigna (Wowoca), in un secondo momento il padre sposò anche una seconda donna (Sacha), una ragazza molto giovane. Aveva, in passato, preso in moglie anche altre donne che, però, non rimanevano per molto tempo nel villaggio. Pocahontas se ne dispiaceva molto, si affezionava, soprattutto era affezionata alla giovane Sacha e, in cuor suo, sperava che sarebbe rimasta come era rimasta sempre Wowoca.
Una tribù di agricoltori.
I Powhatan erano agricoltori abilissimi, utilizzavano tecniche all’avanguardia per ottenere sempre un proficuo raccolto che permettesse loro di vivere in modo più che dignitoso. I loro villaggi erano ben organizzati: le case erano confortevoli seppur semplici, adottavano rigorose regole di convivenza, la loro dieta era sana e l’igiene era importante, proprio come il loro credo religioso. Erano molto tolleranti e rispettosi del prossimo: ed è proprio questo il fulcro vitale della storia di un grande popolo condotto da una figlia prediletta.
L’insediamento del 1607.
Era il 1607 quando diverse navi di emigranti inglesi approdarono nel Nuovo Mondo (conosciuto già anche come America) per primeggiare sugli spagnoli nella lotta alle nuove conquiste. Tra di loro spiccava John Smith che mai avrebbe pensato quanto le cose sarebbero andate non proprio come aveva da sempre immaginato. Con le loro canoe si insinuarono sempre più in quelle terre sconosciute attraversando il fiume che li avrebbe portati nel luogo in cui si sarebbero insediati, ma ancora non sapevano che, in realtà, avrebbero avuto bisogno d’aiuto. Fu proprio lì, nel forte che avevano eretto i coloni, che ci fu un incontro con i Powhatan che arricchì, in un certo senso, entrambi i popoli nonostante le loro differenze.
Pocahontas e John.
Pocahontas fu la mediatrice tra i due popoli: fu lei ad entrare nel forte inglese per scoprire i piani di quegli invasori e lì avvenne il suo incontro con John Smith, colui che in ogni favola o storia raccontata è stato il suo grande amore: lo salvò anche da morte certa. Durante una cerimonia dei Powhatan, il padre di Pocahontas cercò di ucciderlo, così è stato spesso raccontato.
Non è però la verità.
In realtà, si instaurò un legame di reciproco rispetto tra le due civiltà: gli inglesi, durante il loro periodo in Virginia, ebbero grosse difficoltà perché non erano in grado di sopravvivere così lontani dalla civiltà e fu proprio grazie agli insegnamenti della tribù su come coltivare che poterono avere speranze. In cambio di rame, i Powhatan furono per loro un’ancora di salvezza. Quindi, quel tentativo di assassinio che il capo tribù avrebbe compiuto su John, altro non era che un rituale di fratellanza e alleanza tra i due popoli.
Una verità scomoda.
John Smith raccontò del suo periodo di vita così vicino alla tribù della bella e fiera principessa, forse alterando un po’ la realtà per enfatizzare l’importanza che le donne avevano in quel tipo di società, anche più importanza degli uomini. Anche per questi motivi, una sorta di immaginario romantico su una loro storia d’amore, avrebbe potuto rendere ben più interessante tutte le vicissitudini di cui era stato testimone, ma nulla di più. Una storia d’amore tra una bambina, perché tale era la bella principessa, e un uomo adulto, era alquanto improbabile, per il loro vissuto, nonostante non fosse del tutto improbabile per quegli anni.
Inghilterra.
Pocahontas, proseguì su quella stessa strada: diventata una donna, continuò con le sue scoperte e avventure riguardanti gli inglesi, tanto che ne sposò uno e dal quale ebbe un figlio. Non è certo sapere se l’amore per il marito fosse puro e sincero e non è certo sapere cosa provò esattamente nell’incontrare nuovamente John Smith in Inghilterra; se una sorta di rabbia per promesse non mantenute o felicità nel ricordare un’infanzia ricca di conoscenza e avventura.
La sua vita finì molto presto, una malattia la portò via per sempre.
Nei ricordi.
Non da noi, però: nonostante si dica che la sua notorietà ebbe inizio negli anni in Inghilterra, sappiamo bene che la sua vera forza, quella che l’ha resa ciò che ancora oggi ce la fa ricordare, è cominciata da quegli occhi che brillavano e riflettevano sentimenti positivi e arguzia.
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