Shakespeare and Company, l’iconica e storica libreria di Parigi, ammirata protagonista in molte pellicole cinematografiche, e visitata da lettori e sognatori, ha una storia che comincia negli anni Venti. E ancora oggi, porta con sé la sua storia tra gli scaffali dei libri che la animano rendendola ancora più unica.

L’idea iniziale fu quella di aprire una libreria francese a New York, ma il destino dell’ideatrice ha seguito una strada differente e, così, nacque la Shakespeare and Company, una libreria americana a Parigi.

Chi era Sylvia Beach?

Come dicevo, l’ideatrice, Sylvia Beach, sognava di aprire una libreria francese a New York ma il suo stile di vita e l’amore smisurato per i libri la condussero a Parigi dove, grazie a un aiuto economico della sua famiglia, aprì una libreria americana, proprio a Parigi. Acquistò una vecchia lavanderia al numero 8 di Rue Dupuytrenn e la trasformò completamente, grazie anche all’ispirazione avuta da Adrienne Monnier (editrice, scrittrice e poetessa), l’affascinante libraia della iconica Maison des Amis des Livres, con la quale Sylvia collaborava. Fu proprio la Monnier a incoraggiarla a questo importante passo di indipendenza, diventando anche la madrina della Shakespeare and Company.

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9 novembre 1919.

In questa data, Sylvia appese l’insegna Bookshop e cominciò ad arredare l’interno con mobili antichi acquistati al mercato delle pulci, aggiungendo un tocco in più con i ritratti di importanti scrittori inglesi, tra cui Shakespeare, dal quale prese il nome.

Incontro di scrittori.

All’inizio, Sylvia non poteva di certo immaginare tanto successo: la sua libreria cominciò a divenire un luogo visitato da Ernest Hemingway, André Gide, Jean Cocteau, e Francis Scott Fitzgeralde. Molti di loro cominciarono a frequentare più assiduamente la libreria, con incontri programmati nei quali era possibile disquisire di letteratura ma anche di politica.

Momenti difficili e una nuova vita.

Era cominciata la Seconda guerra mondiale, la libreria aveva una nuova sede al 37 di Rue de la Bûcherie, un ufficiale nazista entrò e chiese un libro specifico a Sylvia, ma lei si rifiutò di darglielo. Fu così che venne portata via e internata in un campo di concentramento al quale, grazie alla sua forza e determinazione innate, sopravvisse e scrisse le sue memorie. La nuova Shakespeare and Company fu fondata dopo la fine della guerra da George Whitman, un grande bibliofilo che prese in mano la libreria dandogli una nuova vita senza lasciare indietro l’origine di questo posto di cultura e, al tempo stesso, magico.

Visita il sito della libreria: ShakespeareAndCoBookstore

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