Riprendo in mano la mia revisione dell’armadio, andando avanti con la carrellata dei 100 pezzi essenziali. Oggi ci concentriamo sulle borse. Come, come? Dovrei metterle nella categoria accessori? Neanche per idea.
La borsa è un mondo a sé, potrei uscire nuda ma SENZA LA BORSA NO.
La borsa è in grado di cambiare un outfit da sola, quindi vietato fare i pressapochisti o gli approssimativi a riguardo della categoria.
Prima di addentrarci nelle 10 must-bag, facciamo una premessa.
Qualità.
Si può essere blasé su tante cose ma non sulla fattura di una borsa: il materiale, le finiture e i dettagli devono essere tutti a regola d’arte.
Se è vero che nella borsa di una donna c’è la sua vita, nessuna dovrebbe mai mettere la propria vita nelle mani (o nei manici) di una borsa-spazzatura.
Quindi, roba di plasticaccia o eco-pelle che sa di petrolio, anche no. (L’eco-pelle è una scelta animal friendly molto condivisibile, ma deve essere sempre un prodotto realizzato con materiali di valore, non con un battistrada trafugato da una discarica).
- Clutch
Ovvero, la borsa da sera a mano. Le clutch possono essere in raso/seta, pelle, velluto, ricoperte di brillantini, in pizzo… datevi alla pazza gioia.
In genere dovrebbero essere in coordinato con l’abito, ma se non vogliamo 200 clutch nell’armadio (e non vogliamo, visto che l’articolo è 100 capi), conviene andare sul neutrale: nero o argento sono un ottimo compromesso, oppure i colori accesi, tipo fucsia, verde acido, giallo canarino o blu elettrico possono essere una bella idea per dare una scossa al look.
- Hobo bag
La definizione di Hobo ce la dà Franck Michel: “«Hobo non è solo un lavoratore nomade, è anche uno che si gode la vita, un superstite del romanticismo. Nutrito di un immaginario potente, impersona la figura del pioniere, dell’esploratore”. In parole povere, quindi, una borsa in cui mettere TUTTO, come se dovessimo stare fuori casa per giorni e la sopravvivenza dipendesse dalla nostra borsa.
Nelle collezioni di ogni brand di moda c’è sempre un modello Hobo, quindi ne troverete uno per ogni tasca.
Visto che una borsa capiente andrà a sopportare peso e la porteremo con noi in viaggi, o per le lunghe giornate fuori casa, vi consiglio di comprarla in pelle Saffiano perché è iper-resistente.
- L’investimento
È la borsa “pezzo forte” dell’armadio, quella costosa, quella che, quando ce la mettiamo, ci sentiamo padrone del mondo. Ogni donna si merita una borsa costosa nella vita. Tra le più desiderate c’è lei, la Birkin di Hermès che, anche se costa minimo cinquemila euro, nel tempo non perde mai il suo valore. Ma possiamo anche abbassare la soglia e orientarci su una Kelly, egualmente iconica, o la Boy-bag di Chanel.
È la borsa per cui rompere il porcellino-salvadanaio, ma della quale non ci pentiremo mai.
- Portafoglio con polsiera
Situazione: aperitivo sulla spiaggia, discoteca, e tutte quelle occasioni in cui avere un trolley al braccio proprio non è il caso.
Se abbiamo un portafoglio medio-grande con il laccio da polso (quello che si aggancia e sgancia con il moschettone), abbiamo risolto: soldi, cellulare e chiave (senza porta chiavi) e la serata può iniziare.
Testata personalmente con il mio portafoglio di Michael Kors. Funziona ed è anche stilosa.
- Borsa vintage
È ora di aprire gli armadi di mamme, nonne, zie e andare per mercatini.
Io stessa ho scovato dei reperti di Gucci e Fendi in fondo all’armadio di mia madre che ho immediatamente requisito.
La borsa vintage è il tocco che ci sa sentire uniche perché difficilmente vedremo in giro qualcuna che ce l’ha uguale.
- La borsa da mare
Questa ci serve, che la usiamo due mesi, o due giorni, una nell’armadio ci vuole. In questo caso, contrordine! La plastica è il materiale più adatto perché almeno è impermeabile, ma se vogliamo darci un tono più cruise, in paglia intrecciata, faremo la nostra porca figura.
L’unico accorgimento che dobbiamo avere è che sia richiudibile, con la zip o con il laccio. E che abbia delle cerniere interne per tenere due soldi e il cellulare.
Inutile dire che i solari andranno in una bustina apposta. Di borse sporcate da creme solari aperte son pieni i fossi.
- Tracolla
Come misura siamo in una via di mezzo tra la Hobo e la clutch: grande ma non grandissima; piccola ma non piccolissima.
A livello di praticità vince su tutta la linea perché ci lascia le mani libere. Questa la uso quando vado a fare la spesa o sono a spasso, da turista.
- Portacomputer
Se lavorate con un portatile, vi sarà capitato almeno una volta di spostarlo. Non lasciamoci sedurre da “Lo infilo nella borsa e via”, perché il contatto con le chiavi potrebbe graffiarlo, gli urti potrebbero danneggiarlo e ci ritroveremmo a piangere su un computer scassato.
Se hanno inventato le borse portacomputer un motivo c’è.
E a quel punto, se dobbiamo spostarci con il pc, tanto vale farlo con stile!
Ci sono molte borse portapc dotate di diverse tasche in modo da tenere il lavoro da una parte e la nostra vita dall’altra così da poter uscire con una borsa sola anziché due.
- Saddle
La borsa a sella, o a mezzaluna quest’anno è tornata prepotentemente di moda, ma io credo che non sia mai andata fuori. È quella che ha un manico solo e si porta sulla spalla, il modello più famoso è quello di Dior, che richiama in tutto e per tutto una sella da equitazione.
Capiente ma non ingombrante è perfetta per quelle uscite poco impegnative come una cena, un aperitivo, una colazione o un po’ di shopping.
- Secchiello
Quello di Louis Vuitton è un’icona della pelletteria.
Lo trovo molto comodo perché ha una capienza infinita, si può portare a tracolla o pendente dalla spalla e regala un tocco di eleganza bohemien in un attimo.
Come borsa da giorno è un must-have e soprattutto sta bene alle donne di ogni età.
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