Che cosa lega The Magazine, ultima fatica letteraria di Roberta Lippi, alla solidarietà femminile e all’unione, quella vera, tra donne? Tanto, tutto. I segreti della redazione più famosa del mondo raccontati da un’insider, tanto per cominciare. Scopriamolo insieme.

Roberta Lippi, autrice, giornalista, docente multimediale, è responsabile dello sviluppo dei contenuti originali di Dude Originals e FeST – Il Festival delle Serie Tv. Ma è anche stata un’insider della rivista di moda per eccellenza. Quell’esperienza è alla base di un libro speciale, che ci fa entrare in punta di piedi in quella redazione tanto ambita quanto temuta. The Magazine (Sperling&Kupfer) è il titolo del libro e il suo contenuto è speciale. Perché? Intanto perché non è la stagista di turno a parlare del famoso magazine ma è uno dei capi; e poi perché, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, è un inno alla solidarietà e al potere femminile.

The Magazine.

C’è una verità che tutte noi conosciamo fin dal giorno in cui Andrea Sachs ha incontrato Miranda Priestly: una stagista in una redazione di moda non ha affatto vita facile. Ma siamo proprio sicure che il Diavolo vesta Prada? E che le notti insonni delle stagiste siano dovute alle vessazioni dei loro crudelissimi capi? Nessuno può rispondere a queste domande meglio di Roberta Lippi, ex caporedattore di Vogue.it. Questa è la storia degli anni che Roberta Lippi ha trascorso nella redazione più famosa, ambita e chiacchierata. Una raccolta di aneddoti, suggerimenti e conversazioni che svela tutta la verità – nient’altro che la verità – sul mondo dorato del fashion system. Questa volta, però, a raccontare non è la stagista. No, chi racconta è il capo. Con intelligenza e ironia, Roberta Lippi ci regala un memoir irriverente e brillante, che è al contempo un vero e proprio manuale di sopravvivenza per tutti coloro che vogliono entrare nell’universo della moda. Sempre che, dopo la lettura di queste pagine, lo desiderino ancora.

Roberta Lippi.

Come autrice radiofonica e televisiva, Roberta Lippi ha lavorato per diversi anni per broadcaster (MTV Italia) e case di produzione (3Zero2). Ha seguito la nascita del sito di Vogue Italia, di cui è stata coordinatore editoriale, per poi prendere in carico la Video Factory di tutte le testate Condé Nast

Ha pubblicato tre libri (E comunque non sei Kate Moss, E comunque non sei Ryan Gosling, Wild Wild Sheela e The Magazine), co-conduce “DOC – Tratti da una storia vera”, programma di Radio Popolare dedicato ai documentari e ha scritto “a voce” per storielibere.fm il podcast “Soli”, primo podcast italiano di cui è stata realizzata una versione internazionale. In uscita per il 2021 il suo secondo podcast: Love Bombing.

Che cosa c’entra la solidarietà femminile con The Magazine?

Più di quanto immaginiate. Roberta Lippi compie un miracolo editoriale: confuta la convinzione, che abbiamo un po’ tutti, che in un luogo di lavoro dove vi sia una prevalenza femminile non ci possa essere anche un’unione di intenti. La società ci ha formate affinché questa convinzione fosse radicata in noi donne prima di tutto, ma spetta solo ed esclusivamente a noi sradicarla. Come? Con l’unione, con la comprensione e con la cura, partendo sempre da noi stesse. Roberta Lippi, raccontandoci – in maniera solo all’apparenza leggera – che cosa accade in redazione, ci sta regalando uno spaccato di una vita possibile, una maniera diversa di affrontare problemi e di dividersi il lavoro. Tutto ciò è realizzabile quando i ruoli sono ben definiti, e questo concetto forse dobbiamo assimilarlo meglio in generale; quando si riconosce una guida che sa bene come indirizzarti. Solo allora la strada è comune ed è percorribile assieme. Del resto, come dice la sceneggiatrice americana Sarah Watson: Voglio cercare la giusta tonalità di rossetto mentre distruggo il patriarcato. Roberta Lippi ci mostra una delle vie possibili.