Il titolo richiama la famosa maglia che il Capitano Francesco Totti dedicò alla sua ormai ex moglie, all’epoca fidanzata. Unica è stato definito il revenge doc di Ilary Blasi che risponde una volta e per tutte alle accuse del marito.

6 Unica! si leggeva sulla maglietta di un giovane Francesco Totti, che subito dopo un gol, pensò di dedicalo alla sua futura moglie, Ilary Blasi. E Unica è il titolo che la stessa Blasi ha scelto per il documentario che racconta la sua versione dei fatti. Il racconto a cuore aperto di una grande protagonista della tv italiana: Ilary Blasi, recita la presentazione del documentario. Dai primi passi nel mondo dello spettacolo, al grande amore fino alla rottura, Ilary si racconta.

A volte si è detto troppo, a volte si è detto poco, a volte si è detto sbagliato. Voglio raccontarvi la mia storia, raccontarvi un po’ di me e di tante cose che non sapete”.

Unica è uscito lo scorso 24 novembre su Netflix.

E ha fatto fin da subito parlare di sé. Nel bene e nel male. Troviamo una Blasi sobria, in camicia bianca e pantalone nero, tacchi vertiginosi e trucco appena accennato. È seduta in uno studio scarno. E racconta di sé, del suo famoso caffè con un’amica e un ragazzo conosciuto sul web e di come da qual caffè si sia scatenato l’inferno.

Sì, perché Totti non l’ha mai mandato giù. A Roma le storie sui presunti tradimenti di lui circolavano ben prima del loro matrimonio. Anzi, fu proprio Fabrizio Corona a far uscire uno scoop – di dubbio gusto – sulla scappatella del Capitano della Roma con Flavia Vento. Vero o non vero che fosse quel rumor, non sta a noi dirlo, ma Ilary convolò a nozze con il suo Francesco, incinta di cinque mesi del primo figlio della coppia.

Di figli ne hanno avuti tre. E Ilary ha sempre continuato a stare al fianco di Francesco e a lavorare. Era al fianco di lui quando il Capitano ha litigato con Spalletti. Era al suo fianco dopo il presunto tradimento con la Vento. E anche quando le voci sulla relazione di lui con la Bocchi si sono fatte più insistenti, la Blasi, come sappiamo, si presentò a Verissimo dall’amica Toffanin per dire la sua. Inveendo contro i giornalisti senza scrupoli a caccia di scoop.

Unica e arrabbiata.

E non di certo “poco di buono e ladra” come si apostrofa, scherzando, commentando un’intervista che l’ex marito aveva rilasciato a un noto quotidiano nazionale, dandole di fatto della ladra di Rolex.

Ilary fa il punto su tutto. E lo fa bene. Con ironia e con qualche lacrima. I commenti che si sono scatenati sul web (soprattutto da parte delle donne) sono indecorosi. Le si rimprovera di non aver pensato che a sé stessa, di essersi rifatta e di aver lavato i panni sporchi non in casa.

Però quando a parlare era Totti, tutto andava bene. Lo fa lei, una donna bella, intelligente e di potere, e la questione cambia. Sempre la solita storia della doppia morale. E se le donne criticano le donne c’è sempre dietro un’insana voglia di rivalsa che porta a stigmatizzare certi comportamenti.

Ma voglio concludere questo articolo con le parole di uno scrittore, Basilio Petruzza, perché riassumono il pensiero che vogliamo trasmettere:

Continuate a ripetere che il patriarcato non esiste, però poi dite «Ilary Blasi dovrebbe stare zitta, perché senza Totti non sarebbe andata da nessuna parte». Quindi, fatemi capire, una donna (per giunta tradita) dovrebbe subire e stare in religioso silenzio perché il suo ex marito, vent’anni fa, era molto famoso e lei, inevitabilmente, ha goduto del privilegio di essere la “moglie di”. Quando dite certe cose, forse non vi è chiaro che siete parte del problema. Siete il problema.

Guardate Unica prima di giudicare.