
Prospettive di Moda, Arte e Creatività è stato il primo festival interamente dedicato ai giovani talenti delle Accademie di Moda di Roma e si è svolto al centro congressi La Nuvola il 21 e 22 marzo 2025 in zona Roma Eur.
Prospettive di Moda 2025. Mostre e showcase di giovani talenti delle Accademia di Moda e talk a cui hanno partecipato direttori creativi, influencer, professionisti della moda. Ha partecipato anche Marco De Vincenzo fondatore del proprio brand, direttore creativo di Etro e Head Designer della pelletteria Fendi.

Marco De Vincenzo.
Marco De Vincenzo è stato intervistato da Simonetta Gianfelice ex top model anni ’80-’90. È uno tra gli stilisti più innovativi del Made in Italy. Le origini siciliane sottolineano il massimalismo nelle sue collezioni e la sua estetica del decoro per comunicare la moda giocando con tutti i colori senza aver paura di osare. Una caratteristica che si riscontra anche in altri stilisti con le stesse origini che fanno parte della storia della moda italiana come Domenico Dolce e Fausto Puglisi. Etro uno dei brand per cui lavora è rinomato per lo stile dei disegni dei tessuti che sottolineano le caratteristiche dello stilista. Come afferma lo stesso De Vincenzo infatti è lo stilista in alcuni momenti a emergere e in altri è l’estetica del brand.
De Vincenzo ha frequentato lo IED una delle Accademie di Moda presenti all’evento. Ha esordito come designer di accessori dell’Ufficio Stile per Fendi collaborando con Karl Lagerfeld. Nel 2009 ha lanciato la sua linea di abbigliamento a Parigi e ha vinto il concorso “Who is the next” il progetto dedicato ai talenti emergenti voluto e presieduto da Franca Sozzani in collaborazione con Vogue Italia e Alta Roma. Una parte del suo brand è stato successivamente acquistato dal gruppo LVMH consentendogli di portare il marchio a un livello successivo. Diverse celebrities hanno indossato le sue creazioni da Rihanna, Beyonce a Taylor Swift. Angelina Mango ha indossato le sue creazioni per Etro a Sanremo 2024 consacrandolo come stilista e designer.
Social media.
È uno stilista che mette a proprio servizio i social media utilizzandoli come una biblioteca in cui fare scouting per la ricerca di artisti affini che diventano fonte di spunto e collaborazione per le sue sfilate. Un esempio è l’artista Miglio che ha curato la colonna sonora della sfilata autunno-inverno 2024. Lui stesso esprime la sua creatività anche attraverso la pittura, il disegno e ascoltando musica come risorsa per creare le sue collezioni.
La moda si nutre da sempre di cultura, arte, musica.
Intelligenza Artificiale.
Ha utilizzato l’intelligenza artificiale per la campagna “Nowhere” per cui aveva a disposizione un budget limitato collaborando con Silvia Badalotti un’altra artista scoperta attraverso i social. Un luogo immaginario di testimonal e scenari ispirati alla realtà in cui hanno sfilato i nuovi capi di abbigliamento. Ha rotto un pregiudizio dimostrando che l’intelligenza artificiale può essere un mezzo per presentare una collezione in modo creativo ma con l’aiuto dell’individuo per arrivare allo scopo.
La moda come business.
La moda è anche business, una grande macchina che ha come fine una collocazione commerciale in cui i numeri sono protagonisti. Il recente “gioco della moda” dei vari avvicendamenti di stilisti vari nei brand ne è un esempio.
La velocità è diventata una dote a causa del ritmo incalzante delle sfilate e nel prendere decisioni. Si crea una collezione e dopo sei mesi è già tutto passato e quindi si è proiettati verso il nuovo. L’idea originaria di una collezione a distanza di poco tempo può cambiare perché lo stilista stesso può avere una nuova prospettiva. La storia di ogni collezione è il risultato di diversi elementi: creatività, atmosfera e colonna sonora. Fino all’ultimo si possono aggiungere dettagli e trovare spunti in un attimo come una nuova location per lo show.
L’importanza del talento.
De Vincenzo ha sottolineato l’importanza del talento come unica forma che rende visibile il creativo ma deve essere unito a una grande disciplina. La moda è un’industria di “no” da saper affrontare con la giusta tenacia. Ci vuole capacità di ascolto, furbizia per arginare gli ostacoli e un network solido come l’Ufficio di Stile con cui confrontarsi e da cui essere supportati nel relazionarsi.
Lo stilista di oggi.
In questa intervista è emersa la grande passione di Marco De Vincenzo nel voler fare lo stilista. Ha iniziato il suo percorso in un periodo in cui lo stilista era soprattutto un creativo. Il ruolo si è evoluto. Lo stilista oggi si rapporta con il pubblico raccontando se stesso in prima persona e rispondendo ai vari commenti sul proprio operato. È importante essere positivi, affrontare tutto con grinta e accettare i propri limiti ma tutto ciò avviene con l’esperienza.
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