Confine a nord è un film del 2013 singolare e sorprendente.
I protagonisti di Confine a nord sono una coppia di anziani, Austin Senior (Bruce Dern) e Abiah (Genevieve Bujold). I due riceveranno la visita di loro nipote di dieci anni Austin Kittredge, mandato dal padre a vivere nella loro fattoria.
Austin Kittredge e il suo esilio dai nonni
Il ragazzo non conosce la vera motivazione dell’esilio a casa dei nonni. Suo padre ha perduto il lavoro e non potendosi occupare del ragazzo, per un po’ ci penseranno i suoi vecchi e stravaganti genitori.
Austin senior si definisce un vecchio bastardo mentre Abiah tra i due sembra la più ragionevole, ma sarà lei a portare il suo stesso marito in tribunale per una disputa. L’uomo non stima i suoi figli e disprezza qualsiasi lavoro loro facciano, che non implichi fatica e sforzo fisico. Sua moglie ha creato una stanza tutta sua, ribattezzandola “Egitto” dove conserva oggetti e monili egiziani.
Austin senior e Abiah, una coppia di stravaganti anziani
I due, insieme da 50 anni, quasi non si rivolgono la parola, e quando lo fanno è sempre in terza persona, coinvolgendo il ragazzino nelle loro assurde discussioni. Austin jr inizialmente cercherà il modo di andar via, ma poi le avventure che vivrà lo cambieranno.
Un film, diverse tematiche
Confine a nord è un lungometraggio che affronta diverse tematiche: la rassegnazione a una vita coniugale che spesso non ci rende felici. I segreti che a volte ci tormentano per una vita intera. La vita in luoghi lontani dalla città dove ci si può sentire soli e tagliati fuori, gli scontri generazionali che ci sono sempre stati e sempre ci saranno.
Un film semplice che fa riflettere
Pregevoli le interpretazioni di Bruce Dern e Genevieve Bujold. Confine a nord è un film che nella sua semplicità e modesta realizzazione, offre comunque degli ottimi spunti di riflessione.
Buona visione.
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