Sin da piccolissima ho sempre avuto una passione smisurata per le principesse, e per principesse intendo sì quelle eteree fanciulle con abiti pomposi, luminosi e fiabeschi, e per principesse intendo sì quelle eteree fanciulle con abiti da guerriere e un po’ “maschiacci”.
Entrambe le categorie che le fiabe e i film da sempre ci propongono per me sono principesse, quindi non per il ruolo che ricoprono, non per i loro vestiti, ma solo ed esclusivamente per la loro fragilità, per il loro coraggio, per la loro passione, per la loro costanza.
Non credo che Cenerentola, solo perché buona e gentile anche con chi non la rispetta, non sia un esempio forte da seguire; la gentilezza è pur sempre un’arma potente contro il male.
Come non credo che Xena, solo perché combattiva e irruente, non sia anch’essa un esempio forte da seguire; anche queste caratteristiche sono un’arma potente contro il male.
Tutto ciò per dire che non è necessario voler imporre a tutti i costi un modello alle giovanissime perché meglio di un altro: ognuna di loro è forte proprio per ciò che rappresenta.
Un esempio che per me è un connubio perfetto è proprio soldato Jane, interpretato dalla iconica Demi Moore. Jane è una donna in divisa, elegante, raffinata, femminile in maniera incredibile, tanto da ricordare Cenerentola eppure, allo stesso tempo, ha un lato temerario e imperturbabile, da guerriera, proprio come Xena. Due personaggi, quelli di Jane, che potrebbero risultare ben diversi ma che, se apriamo un po’ di più la mente, sono così simili: uno non esclude l’altro.
Una simbiosi perfetta di vitalità, forza, coraggio, fascino. Una Jane con i capelli lunghissimi e una Jane con i capelli rasati… Entrambe un po’ guerriere, entrambe un po’ principesse.
Non esiste un modello giusto o un modello sbagliato, esiste solo il modo in cui noi interpretiamo le varie situazioni, immedesimandoci, facendole un po’ nostre, fino a trovarci a capire che in ogni donna c’è davvero una principessa e una guerriera.
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