
Tutta l’Italia si è riunita nelle scorse serata davanti alla televisione per il 75° Festival di Sanremo. Abbiamo commentato le canzoni, le preferenze sin da subito e soprattutto i look dei singoli cantanti e conduttori.
Sanremo 2025. Siamo rimasti a casa anche per San Valentino preferendo Mahmood ai rispettivi compagni/mariti. Nessuno ovviamente ha avuto il coraggio di ammetterlo, ma la fisicità e la voce di Mahmood riesce a distogliere l’attenzione dalla routine quotidiana.
Ospiti del Festival.
Diversi ospiti al Festival di Sanremo tra cui il ritorno dei Duran Duran a distanza di quaranta anni. Il favorito in assoluto è stato Jovanotti, l’immenso Jova. È arrivato in total look Dior in oro. Solo lui avrebbe potuto osare tanto. Leggermente invecchiato, ma con l’anima di eterno “ragazzo fortunato” ha entusiasmato e coinvolto. “L’ombelico del mondo” ha aperto il medley con un show iniziato all’esterno del teatro con molteplici batterie all’unisono. Il giovane calciatore Edoardo Bova elegante e moderno nel completo Dolce & Gabbana con bottone laterale. Pacato riflessivo è una testimonianza di come la vita bisogna saperla apprezzare sempre in ogni momento.

I look delle cantanti.
Giorgia è la vincitrice morale a verdetto unanime del Festival. Ha iniziato a cambiare il look rispetto allo scorso Festival. Capelli più lunghi in stile grunge e un pò ribelli ma manca ancora qualcosa. Lo stile Dior è un pò meno castigato ma ancora un pò morigerato. Suggerisco accessori a contrasto come un cruissard con le piume in un look con i pantaloncini o una collana con borchie in abbinamento a un vestito semplice ed elegante per renderlo più versatile come la sua voce. Sarah Toscano la più giovane in questa edizione ha sorpreso per la scelta di un brand di nicchia quale è Pucci. È un brand che non è scelto di solito da una ragazza di 19 anni. D’altra parte ha dimostrato di essere una giovane donna determinata attraverso le interviste e la sua canzone Amarcord. Ha cantato “a volte ripercorrere i ricordi fa bene”. Una frase che fa pensare a un insegnamento derivato dall’esperienza.
Clara sofisticata nell’hair style e make up come Noemi. Entrambe però hanno sbagliato alcuni look.
Nel caso di Clara decisamente no per il vestito di Fendi in blu chiaro con corsetto scintillante. Avrei scelto un mini abito in stile Rabanne per esaltare la sua bellezza. Nel caso di Noemi promuovo il vestito di Roberto Cavalli che ha esaltato i suoi colori naturali. D’altra parte Fausto Puglisi sta dimostrando sempre più il suo talento nelle collezioni per Cavalli. Raffinata con la coda di cavallo alta per il vestito con strascico di Patou in stile Sanremese.

Achille Lauro.
Achille Lauro si è distinto per tutto il Festival per lo stile e il suo modo di porsi. Ha indossato look di Dolce & Gabbana come una seconda pelle. Look che hanno ricordato i decori del barocco, il Gattopardo, i film in stile gangster. Anche i gioielli sono stati scelti con cura. I diamanti in pendant come la broche e gli orecchini hanno sottolineato l’importanza del dettaglio. Il palco è stato suo sin dalla prima apparizione. Consapevolezza che ha dimostrato anche quando ha cantato coinvolgendo i passanti dalla finestra della sua camera di albergo. Ha duettato nella cover con la pantera Elodie dedicandole alla fine “Ancora”. Achille Lauro è una rottura con le regole a cui siamo abituati. Abbiamo apprezzato le sue mancate risposte alle provocazioni riguardo al caso Fedez-Ferragni. Mia nonna diceva che “i panni sporchi si lavano in famiglia”. Un consiglio per Fedez-Ferragni è di parlarsi tra loro mettendo fine a questa visibilità a tutti i costi.
Lucio Corsi è un mix tra il glam triste di Pierrot e la poesia di Marcel Marceau.
Un elemento di grande qualità come diceva Carlo Verdone nella sua serie “Vita da Carlo”. Esprime la sua poesia attraverso i suoi look creati da lui stesso e la musica è solo un’estensione di questa forma espressiva. Non siamo più abituati a una autenticità di questo genere. Spero sia da esempio per tutti noi. Coma_Cose hanno vestito Valentino di Alessandro Michele. California la cantante ha saputo dare una sua interpretazione allo stile ispirato all’archivio di Valentino con un tocco Gucci di Michele. Promuovo i look nonostante non ami le collezioni Valentino di Michele.

I co-conduttori promossi.
Pochi sono i co-conduttori che vale la pena ricordare. In primis Bianca Balti che si è presentata senza parrucca mettendosi a nudo. Lo ha fatto sin dall’inizio della sua battaglia contro il cancro raccontata attraverso i social. Un esempio di speranza e resilienza per le altre donne. Ha scelto di esserci per celebrare la vita. Bellissima nei vari look indossati in cui Armani Pivè ha prevalso. Geppi Cucciari è rimasta fedele ad Antonio Marras e alle sue radici per i look di Sanremo. Stampe delicate colori classici per abiti da sera sontuosi. La sua ironia è stata l’accessorio principale come quando ha affermato: “quando una donna dice di no è perchè è no; quando un uomo dice di no è perchè non ce la fa” Come darle torto?
Mahmood ha trasmesso brividi anche solo con la sua presenza.
Ha indossato diverse brand da Balenciaga a Maison Margiela con molto naturalezza. Il look del medley a torso nudo con pantaloni rossi a vita alta verrà ricordato. Strepitoso con il maxi cappotto nero indossato a fine esibizione che Carlo Conti gli ha rubato con un risultato mediocre su di lui. Alessia Marcuzzi spigliata e leggera ha dimostrato da subito quanto si diverta in quello che fa. La canzone “Carmela è una bambola” è stata un’idea geniale come gli abbracci. Tutte avremmo voluto essere con lei nell’abbraccio ad Achille Lauro. Brava Alessia per questa spontaneità audace. I look di Dolce & Gabbana invece hanno deluso. Scollature, spacchi profondi di qualcosa visto e rivisto. Avrei preferito look dell’ultima collezione di Moschino più in linea con la sua verve.
Cosa rimarrà di questo Sanremo 2025? È stato un Festival garbato divertente in cui è stato sottolineato che è bello vivere. Le testimonianze di Bianca Balti, Edoardo Bova e Jovanotti sottolineano che tutto può essere a rischio quindi viviamo il cuore in tutta la sua pienezza mettendo in secondo piano ansie e paure.
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