
Giovani e intraprendenti: i ragazzi di The Soul Factory, una casa di produzione di cortometraggi, ci regalano sogni e ci fanno riflettere.
Ospiti di Pink Magazine Italia i ragazzi di una realtà artistica da tenere sicuramente d’occhio e che, ci auguriamo, possa ispirare moltissimi altri giovani artisti come loro. Conosciamo insieme i The Soul Factory. Un nome, un progetto di vita.
L’intervista.
Innanzitutto ci terremmo molto a ringraziare, per il gentile spazio che ci è stato concesso, la redazione di Pink Magazine Italia e tutte/i coloro che decideranno di onorarci con il proprio tempo rimanendo con noi durante quest’intervista. Per noi è importante e significa molto.
Come descrivereste la vostra avventura a chi non è un “sognatore”?
Credere nella forza dell’Arte, sotto tutte le sue forme, significa avere fiducia nell’uomo e nelle sue potenzialità. L’arte non è un processo passivo ma assolutamente attivo. Ci si riscopre e ci si interroga attraverso le esperienze e la “visione” del prossimo, ci si sente appartenenti a qualcosa di più grande e di più profondo rispetto al semplice “esistere” evitando di porsi domande.
Oggigiorno è più difficile che mai credere nella forza dei propri sogni. Un po’ perché molto spesso si è abituati a parlarne troppo “leggermente” (se si ha un sogno, infatti, vero e forte, nel quale si crede fortemente, bisogna anche avere il coraggio di abbracciarlo totalmente, pronti al sacrificio, alle rinunce, ai tanti “no” che superano di gran lunga i “sì” lungo la strada… e a tante ma tante critiche) e un po’ perché ci stiamo abituando a dare un senso a ciò che per ognuno di noi è importante solo a fronte di quanto sia di rilievo o meno il risvolto economico/mediatico ottenuto.
Quest’ultimo è il messaggio più difficile da cancellare, soprattutto per i giovani: sui social inseguiamo tutti qualcosa ma quelli che “valgono”, agli occhi di molti, sono esclusivamente coloro che si trovano all’apice (pochissimi) e il mettersi in confronto con essi porta tanta insofferenza, insoddisfazione e profondo dolore… i giovani si scoraggiano innanzi a questi inevitabili confronti e spesso mettono i propri desideri da parte, convinti di non valere a sufficienza o di star inseguendo traguardi inarrivabili. Dovremmo batterci molto contro questo poiché ognuno è unico, ha il proprio percorso, e, nel proprio operato, piccolo o grande che sia, è giusto abbia la stessa importanza di quello di coloro più “in vista”.
Noi vogliamo lanciare questo messaggio: “Credere nella forza dei propri sogni è giusto e ne vale sempre la pena”.
Siamo una piccola realtà in crescita ma abbiamo il sostegno di coloro che ci seguono e questo ci rende felicissimi. La soddisfazione più grande nel nostro caso? Riuscire a far emozionare il prossimo. Nonostante le innumerevoli difficoltà quotidiane farsi strada nei cuori di coloro che decidono di donarci la propria fiducia e il proprio tempo, attraverso la scrittura, la recitazione, la fotografia e la musica, ripaga di tutto.
Quando e perché è nato il progetto The Soul Factory?
Siamo i “The Soul Factory” e la nostra è una piccola casa di produzione di cortometraggi, con sede a Roma, che nasce nel febbraio del 2025.
Siamo un gruppo di professionisti legati da stima e amicizia e, insieme, dopo aver collaborato per lungo tempo, su progetti di vario tipo, abbiamo deciso di dare vita ad una realtà artistica che potesse risultare completa sotto tutti i punti di vista (fra registi, sceneggiatori, attori, fotografi, cantanti e musicisti che hanno seguito percorsi di studi e/o di lavoro con tanti sacrifici alle spalle).

Potreste presentarvi ai lettori di Pink Magazine Italia? Chi sono i protagonisti di questa avventura e quali sono le loro storie?
Michelangelo Nari (attore, cantante, doppiatore, adattatore), Diletta Cappannini (attrice, scrittrice, regista), Alessandro Tullj (attore, regista) e Francesco Merli (attore, scrittore, sceneggiatore). Abbiamo lanciato in quattro il progetto ma puntiamo ad includere altri colleghi strada facendo. Siamo professionisti legati da stima e amicizia. Tutti diplomati in accademie e scuole di recitazione (teatro, cinema e musical), operativi su tanti fronti e campi (recitazione, scrittura, doppiaggio, canto) e occupati in ambiti lavorativi di diverso genere.
Come vi siete incontrati e come è nata l’idea di creare questa nuova realtà artistica?
Ci conosciamo da diversi anni, abbiamo lavorato insieme inizialmente per la piattaforma “Story impact Italia” (con la quale collaboriamo anche attualmente). Abbiamo maturato l’idea, con il tempo, di provare a lanciarci in un progetto che potesse distaccarsi ma non troppo, con un’impronta destinata sì, ad un pubblico più attivo sui social, ma capace di strizzare un pochino più l’occhio al cinema (speriamo tanto di riuscirci).
Perché il pubblico dovrebbe seguirvi? Quali messaggi volete trasmettere?
Ci auguriamo di (e faremo di tutto per) crescere sempre più artisticamente e di aver emodo di creare una rete di collaborazioni di diverso genere che ci consenta di abbracciare tante tematiche importanti all’interno dei nostri lavori (rielaborate in chiavi moderne per i social e altri format) per intrattenere portando, però, l’attenzione su tanti episodi della vita che, troppo spesso, finiscono in secondo piano quando, invece, non dovrebbero farlo (largo spazio ad amore, amicizia, lavoro, fiction e non fiction…)
Siamo desiderosi di coinvolgere il pubblico che ci segue lungo questa tortuosa quanto entusiasmante strada. Il sogno che inseguiamo da una vita intera: “lavorare trasmettendo emozioni!”
Dove può seguirvi il pubblico? Avete canali social? Dove possiamo incontrarvi di persona?
Siamo attivi, al momento, principalmente su Roma (con possibilità d’ingaggio, ovviamente, su tutto il territorio nazionale e internazionale).
I nostri corti, al momento, sono disponibili sulla nostra pagina Facebook ufficiale (The Soul Factory) e visionabili anche sul canale Youtube: “Story impact Italia” (pagina con la quale abbiamo una collaborazione attiva).
Come si svolge il vostro lavoro? Potreste descrivere le fasi principali della produzione dei vostri video?
Ci occupiamo di tutto: dalla ricerca delle tematiche da affrontare alla stesura dei copioni, dalla scelta della fotografia più adatta da impostare alla regia da seguire. Dietro tutte le fasi di registrazione (di revisione e calendarizzazione del materiale ottenuto) si nasconde anche la gestione vera e propria dei materiali che poi finiscono online (che devono essere adattati per le diverse tipologie di social, di volta in volta, accompagnati da descrizioni e tempistiche di pubblicazione molto precise).
Per non parlare, poi, della cura dedicata al nostro gentile pubblico sulle varie piattaforme nelle quali siamo operativi: teniamo molto a ringraziare tutti coloro che ci seguono e che condividono il nostro operato e ad ascoltare i feedback costruttivi che riceviamo.
Quali sono i lavori che il pubblico può già vedere e a cosa state lavorando attualmente?
Puntiamo a divenire via via più “spostati” verso il vero e proprio cinema (vorremmo tanto che riuscisse a divenire, col tempo, esclusivamente quello il nostro ambito di lavoro principale, magari accompagnato da lavori teatrali) ma il materiale che offriamo ora viene pubblicato, attualmente, con dei format consoni al caso, su Facebook, Youtube ed Instagram. (Sempre sotto l’etichetta “The Soul Factory”)
Come definite l’importanza dell’arte oggi, in un mondo sempre più dominato dall’intelligenza artificiale, che rischia di diventare asettica e impersonale?
Sicuramente vorremmo, se possibile, cercare di rappresentare una nota di entusiasmo e di coraggio in questi tempi dove credere nei propri sogni sembra davvero molto difficile. Mettiamo tutto il cuore in ogni cosa che facciamo e crediamo che con spirito di sacrificio, voglia di fare e professionalità si possa riuscire ad arrivare a bussare alla porta dei cuori delle persone.
Non vediamo assolutamente di buon occhio l’intervento dell’intelligenza artificiale, strumento utilissimo in tanti e preziosi ambiti (medicina, tecnologia etc…) ma davvero fuori luogo in un contesto dove contano le emozioni umane e il profondo valore di esse. Ci sono battaglie, attuali, nel mondo artistico per tutelare non solo il campo in sé per sé ma anche le figure professionali che vi fanno parte.
Ringraziamo tutte/i coloro che sono arrivati a leggere fin qui e vi lasciamo con una frase, stupenda, di Antonio Aschiariolo: “L’arte non ha epoca. È l’emozione che dorme su guanciali d’eternità.” Il valore di essa, ne siamo certi, nel piccolo come nel grande, avrà sempre spazio nella vita dell’uomo.
Diletta, Francesco, Alessandro e Michelangelo
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