
Il brano Labour della cantautrice britannica Paris Paloma non è una semplice canzone da canticchiare. È un inno femminista dedicato a tutte le donne libere.
Il singolo di Paris Paloma Labour è esploso su TikTok e Instagram diverse settimane prima di essere pubblicato (il 24 marzo 2023). La canzone viene utilizzata, oggi più che mai, a due anni di distanza dalla sua uscita ufficiale nell’album Cacophony, per porre l’attenzione su personaggi femminili e sulla storia delle donne, gran parte della quale è stata sottovalutata dalla storia istituzionale.
Esaminando ogni verso del brano, non si fa fatica ad analizzare l’incredibile efficacia di testo e sottotesto, e i doppi (e tripli) significati che si celano dietro ogni singola parola usata della cantautrice.
In Labour si allude al suicidio indotto, alla violenza domestica/negligenza e alle dissezioni generali di sessismo e patriarcato. Ma c’è tanto altro ancora.
“It’s not an act of love if you make her / you make me do too much labour”
Il successo di Labour.
Fin dal suo titolo Labour funziona su più livelli, facendo riferimento al lavoro emotivo, mentale e fisico che le donne hanno svolto e svolgono ancora per mantenere i loro matrimoni e i loro figli. Così come fa riferimento al mito della moglie non lavoratrice.
In realtà, sappiamo bene come nel corso della storia noi donne abbiamo svolto qualsiasi tipo di lavoro: nei campi insieme al marito e ai figli, ma anche in impieghi specializzati (e non solo quelli “riservati” al nostro sesso, vedi: sarta, istitutrice, etc.). Abbiamo visto anche in un nostro articolo recente (clicca qui: Le invenzioni delle donne) come, nonostante le evidenti barriere, siamo comunque riuscite sempre a far tutto, o quasi.
Ma Labour in inglese significa “travaglio”, fa quindi riferimento al parto e all’educazione dei figli come forme di lavoro sottovalutato. Pensiamo anche alle madri lavoratrici di tutto il mondo, che hanno ancora oggi un periodo di congedo di maternità, troppo breve e tristemente ridicolo, quando e se ne hanno uno a disposizione.
“All day, every day, therapist, mother, maid, nymph then a virgin, nurse then a servant, just an appendage, live to attend him, so that he never lifts a finger.”
Chi è Paris Paloma?
Paris Paloma è nata il 17 novembre 1999, è una cantautrice e chitarrista inglese. Cresciuta ad Ashbourne, nel Derbyshire, Paris ha frequentato un collegio femminile, il Cheltenham Ladies’ College. Ha studiato Belle Arti e Storia dell’Arte al Goldsmiths, University of London, laureandosi con un Bachelor of Fine Arts (BFA) nel 2022.
Con il suo primo produttore, Harry Charlton, nel marzo 2020, ha realizzato il singolo di debutto “Narcissus” e poi “Ocean Baby”, “Cradle” e “Underneath”. Durante la pandemia, si è unita al programma Hybrid Tribe ed è stata scoperta da David Fernandez della High Plateau Productions.
Ha pubblicato il suo EP di debutto Cemeteries and Socials nel 2021. Ha continuato a pubblicare singoli, tra cui “The Fruits” e “It’s Called: Freefall” (una cover originariamente scritta da Rainbow Kitten Surprise).
Nel marzo 2023, ha debuttato con il singolo Labour, descritto fin dai suoi esordi come un inno femminista sul lavoro domestico non retribuito che le donne sono state costrette a svolgere nel corso della storia. La canzone ha ricevuto 1 milione di streaming su Spotify nelle prime 24 ore dall’uscita e 1 milione di visualizzazioni su YouTube.
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