Anita Garibaldi non fu solo la moglie di Giuseppe Garibaldi, ma una vera e propria icona ribelle e coraggiosa rivoluzionaria che combatté per i diritti dei poveri contro ingiuste dittature.

Anita Garibaldi, al secolo Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, a Morrinhos, Brasile, il 30 agosto del 1821. Figlia di Bento Ribeiro da Silva e Maria Antonia de Jesus Antunes, i suoi fratelli purtroppo morirono e così anche il padre nel 1834, in quegli anni si trasferì con la madre a Laguna, Comune del Brasile, nello Stato di Santa Catarina.

Una giovane ribelle.

Nel 1835, partecipò alla rivolta dei poveri contro le ingiuste dittature; il suo scopo era quello di combattere per l’indipendenza della provincia di Santa Catarina, in Brasile, durante la Rivoluzione Farroupilha. E fu così che cominciò a provare ammirazione per i ribelli: quattro anni dopo, quella rivolta ebbe la meglio e durante l’intonazione di un canto in chiesa conobbe l’amore della sua vita, Giuseppe Garibaldi.

Lasciò il compagno che sua madre, qualche anno prima, la obbligò a sposare per nascondere il suo animo ribelle, cercando si renderla ciò che per lei le donne dovevano essere: madri e mogli. Nulla di più.

La vita con Giuseppe.

Con Giuseppe costruì sì una famiglia, Anita voleva essere anche moglie e madre, ma non solo questo: combatterono insieme contro le ingiustizie. Durante la Battaglia di Curitibanos, conflitto avvenuto il 12 gennaio 1840, Anita cadde prigioniera delle truppe imperiali brasiliane. Con astuzia, però, riuscì a fuggire a cavallo, con in braccio il mio primo figlio, e a ritrovare il suo amato Giuseppe. Nel 1841 si trasferirono in Uruguay dove rimasero per sette anni e si sposarono una volta venuti a sapere della morte del suo precedente marito.

In quegli anni ebbero altri figli, una di loro purtroppo morì a soli due anni. Cominciarono a spostarsi nel 1848 per raggiungere Nizza, un anno dopo cominciarono nuovamente le loro rivolte con la proclamazione della Repubblica Romana (Stato repubblicano sorto in Italia durante il Risorgimento a seguito di una rivolta interna che nei territori dello Stato Pontificio ebbe come esito la fuga di papa Pio IX a Gaeta).

Una paladina della giustizia.

Da felice rivoluzionaria brasiliana, continuò le sue battaglie, solo che il 12 agosto del 1849 morì a causa della sua salute divenuta, nel tempo, cagionevole. Per i più Anita è stata semplicemente la moglie del generale e patriota Giuseppe Garibaldi, invece è importante che ogni nuova generazione sappia che molte delle battaglie coraggiose combattute per l’indipendenza dei paesi sotto dittatura, sono avvenute per la sua determinazione, per il suo coraggio e per non essersi mai arresa fino all’ultimo dei suoi giorni.

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