
Festival di Venezia 2025: alla 82esima edizione della Mostra del Cinema colpisce il corto Fragments for Venus di Alice Diop, la regista francese che, tre anni fa, ha conquistato il successo proprio a Venezia con il film Saint Omer.
Fragments of Venus. Bianche, sono prevalentemente bianche le rappresentazioni di Venere che vediamo in mostra nei musei. Bianche sono le signore ritratte, le muse, alle persone di colore, invece, è riservato il ruolo di serve. Sono le subalterne, pronte a portare tazze di the o a vestire le loro padrone.
Lo denuncia lo sguardo di Alice Diop, la regista francese che, tre anni fa, ha conquistato il successo alla Mostra del Cinema di Venezia con il film Saint Omer.

Fragments for Venus.
Oggi torna al Lido con questo corto fulminante dal titolo “Fragments for Venus“, che induce a domande e considerazioni sulla cultura occidentale.
I dipinti iniziali osservati con gli occhi di una donna nera lasciano intuire la sofferenza personale di chi non può riconoscersi, per poi arrivare a un sospiro di sollievo con le opere di artisti neri e bianchi del XX e XXI secolo che le hanno correttamente raccontate ‘liberate dalla rappresentazione schiavizzante”.
Non a caso il corto è dedicato alla fotografa afroamericana Nona Faustine, scomparsa recentemente a soli 48 anni. L’artista ha fatto spesso uso del proprio corpo nudo per raccontare la storia della schiavitù in America nei luoghi simbolo.
La vediamo nel corto di Alice, senza vestiti, mentre sembra sorreggere le colonne del Brooklin Museum. Uno scatto del 2017.
“Fragments for Venus”, venti minuti circa, un viaggio dal Louvre a New York cercando volti e immagini che rivendicano un’arte capace di includere tutte, è stato presentato nell’ambito delle Giornate degli Autori.
Un evento dedicato alle Woman’s Tales, con il partner Miu Miu che, dal 2012, chiama le registe a raccontare con i loro corti il punto di vista femminile. A completare la rassegna “Autobiografia di una borsetta” della britannica Joanna Hogg
Entra nella nostra community clicca qui: Newsletter
Sostienici, clicca qui: PINK
Comments are closed.