Il progetto nasce dall’architetto Arturo Vittori con l’obbiettivo di aiutare chi l’acqua proprio non può permettersela. Con la sua Warka Tower non solo i villaggi con carenze idriche possono raccogliere acqua piovana, ma possono estrarla anche dall’aria.
L’idea per la Warka Tower nasce nel 2013, dopo un viaggio dell’architetto Arturo Vittori in Etiopia. Qui si scontra con una dura realtà: gli abitanti di molti villaggi lottano quotidianamente per avere qualche goccia di acqua potabile. Da allora si è dedicato alla ricerca di una soluzione e nel 2015 è arrivata la prima Warka Tower a Dorze, una comunità a sud dell’Etiopia.
Chi è Arturo Vittori
Architetto, designer e artista, Vittori è cofondatore dello studio Architecture and Vision, CEO della no-profit Warka Water Inc. e fondatore del brand di moda Culture à Porter.
Dopo essersi laureato alla Facoltà di Architettura di Firenze ha lavorato con nomi di grande livello come ad esempio Santiago Calatrava (padre del World Trade Center Transportation Hub a New York, ma anche della più vicina stazione dell’alta velocità a Reggio Emilia).
Warka Water: every drop counts
Si tratta di un’organizzazione no-profit che nasce con l’intento di trovare una soluzione ad uno dei più grandi problemi del nostro mondo: la mancanza di acqua potabile.
Dopo l’esperienza avuta con la prima Warka Tower però, l’organizzazione ha capito che c’erano altri problemi molto importanti da dover risolvere. Sempre adattando le conoscenze più innovative alle tradizioni e ai materiali locali, sono nati anche Warka Solar, Warka Garden, Warka Sanitation e altri fantastici progetti.
In poco tempo è nato il Warka Village, un villaggio innovativo e all’avanguardia, costruito con materiali locali che permettono agli stessi abitanti di prendersi cura delle loro case. L’obbiettivo è quello di garantire alle comunità acqua ed elettricità, migliorandone così la qualità della vita.
La filosofia di Warka Water è quella di unire l’innovazione tecnologica alle risorse disponibili, utilizzando prodotti eco-friendly e biodegradabili. Il Warka Village, in questo senso, è un esempio di vita a impatto zero.
Warka Tree
Il nome Warka deriva dall’omonimo Warka Tree, che è un gigantesco albero tipico dell’Etiopia. L’idea è che la Warka Tower, proprio come il Warka Tree, sia un centro importante per le comunità locali. Proprio come l’albero vero, la torre genera i suoi frutti e garantisce un posto dove vivere.
La Warka Tower combina innovazione, tradizioni locali e ispirazione dal mondo che ci circonda. Sono molti, infatti, gli insetti, gli animali o le piante in grado di estrarre acqua dall’aria in modo da sopravvivere anche negli ambienti più difficili.
Acqua dall’aria
La Warka Tower è una struttura costruita con materiali naturali che è in grado di raccogliere l’acqua piovana e immagazzinarla, ma è anche in grado di estrarla dall’aria.
Il funzionamento si basa su concetti naturali come gravità, condensazione ed evaporazione. L’aria, infatti, contiene sempre una certa percentuale di vapore acqueo.
In maniera molto semplicistica quindi, la torre riesce a prendere l’aria con una qualsiasi quantità di umidità, ne preleva tutto il vapore acqueo che viene raccolto e poi rilascia in ambiente aria secca.
La produzione di acqua varia a seconda delle condizioni climatiche, ma indicativamente, Warka Tower può fornire dai 40 agli 80 litri di acqua al giorno.
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